Latina, la trasparenza inciampa su se stessa. Esposto all’Anac, Bellini spiega il riordino che nasconde i documenti

Dario Bellini, assessore all'Ambiente

Quando la trasparenza si annoda su se stessa. Accade al Comune di Latina. Il riferimento è “esclusivo” all’oggetto del recente esposto all’Anac presentato dall’ingegnere Massimo De Simone, ed è bene precisarlo per non incappare nelle polemiche giuste o sbagliate che seguono all’arresto di un componente della giunta di Latina Bene Comune, movimento che ha fatto della legalità il suo credo.

Come è noto, nel pomeriggio di oggi con inizio alle 17, è in programma presso il circolo cittadino di piazza del Popolo un incontro per la presentazione Piano anticorruzione del Comune di Latina. Ieri alla vigilia dell’evento, l’ingegnere De Simone ha reso noto di aver presentato un esposto/segnalazione all’Anac sulla presunta violazione dell’articolo 14 del decreto legislativo sulla trasparenza che prescrive, per i soggetti titolari di incarichi politici o assimilabili, la pubblicazione di specifica documentazione inerente lo stato patrimoniale, la variazione dello stesso e la dichiarazione dei redditi, da produrre e pubblicare annualmente.

Ebbene, questa mattina è Dario Bellini, capogruppo di Latina Bene Comune, a spiegare che trattasi di un abbaglio. “La documentazione è pubblicata sul sito istituzionale del Comune – afferma Bellini – anche se non è di facile individuazione”. Il consigliere ci guida nella ricerca sul sito delle informazioni previste dall’articolo 14 e grazie al suo contributo, dopo alcuni tentativi, riusciamo a prenderne visione. Il percorso della trasparenza è ostacolato da un “riordino” in atto dal mese di giugno – è una ditta esterna che se ne sta occupando, spiega Bellini – in adeguamento “alle direttive stabilite nel Decreto legislativo del 14 marzo 2013 numero 33 in materia di riordino della disciplina sulla trasparenza”. E’ per questa ragione che sul sito istituzionale del Comune di Latina la sezione “Amministrazione trasparente” è spacchettata in tre “lotti” e se sbagli “indirizzo” non trovi quello che cerchi. “E’ un decreto di quattro anni fa – aggiunge Bellini – e il riordino lo stiamo facendo noi”. Il capogruppo di Lbc, spiega anche che la procedura di riordino è piuttosto complessa e richiede tempo per la sua ultimazione. E noi ne prendiamo atto. Ci si chiede se il difficile accesso, da sei mesi a questa parte, alle informazioni rientri nei meccanismi della trasparenza amministrativa. Sarà l’Anac eventualmente ad esprimere un giudizio su questa vicenda, visto che l’esposto di De Simone è comunque partito.

A Bellini abbiamo chiesto se l’evento di oggi non sia autoreferenziale dal momento che i relatori del convegno sono la parte politica della maggioranza di governo: il sindaco Damiano Coletta, il vice sindaco Maria Paola Briganti con delega alla Trasparenza e legalità e Rosa Iovinella, indicata nella sua veste di segretario generale ma che è anche direttore generale del Comune, incaricata dall’attuale amministrazione. Il consigliere capogruppo di maggioranza afferma di non essersi occupato dell’organizzazione dell’evento specifico ma che sul tema della trasparenza e legalità non è né il primo né l’ultimo e che probabilmente si è scelto di non invitare altri relatori poiché incentrato sulla presentazione del piano anticorruzione di recente redazione a cura di Iovinella, delle novità introdotte dal decreto legislativo 97/2016, il cosiddetto “decreto trasparenza”, della partecipazione dei Servizi alla redazione del documento. “Anticipo sin da ora – ha concluso Bellini – che il prossimo appuntamento in tema di trasparenza e legalità vedrà, entro la fine dell’anno, la partecipazione della presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi. In passato abbiamo avuto altre occasioni di ospitare relatori terzi”.

Ci auguriamo che nelle “Giornate della Trasparenza” programmate dall’amministrazione comunale si tenga conto anche del lavoro che svolge la Commissione consiliare Trasparenza e Legalità, istituita in virtù dell’articolo 44 del Tuel, per la garanzia delle minoranze e il controllo consiliare, spesso contestato dalla maggioranza di Latina Bene Comune. Questo per segnalare che, in un percorso virtuoso della trasparenza, l’organismo consiliare in questione non debba essere considerato come un elemento di disturbo ma un contributo, una guida al governo cittadino. Un organismo in grado di stimolare anche le minoranze interne alla maggioranza, spesso troppo appiattite rispetto agli ordini di scuderia, per indirizzare le azioni verso il bene comune fugando i dubbi che si arroccano su percorsi critici che spesso si cerca di bypassare, di sminuire. Gli ordini del giorno della commissione Trasparenza finora sono stati fissati dal presidente Nicoletta Zuliani o richiesti da altri esponenti di opposizione. I commissari di Lbc, a memoria, non hanno mai chiesto approfondimenti, sebbene ci si sia imbattuti su temi pesanti che provengono dal passato ma anche dal presente, primi fra tutti quelli legati all’Abc. La commissione ha trattato più volte la questione azienda speciale, ma non su richiesta di Latina Bene Comune. Non hanno dubbi gli esponenti di Lbc? Non c’è argomento da trattare in commissione Trasparenza?