Latina, LBC sull’aumento di Acqualatina: “Situazione paradossale”

Latina Bene Comune, in un comunicato stampa, commenta la richiesta di aumento di capitale da parte di Acqualatina, che rischia di essere una mannaia per il Comune di Latina e per i cittadini.
Di seguito il comunicato:
“E’ una situazione paradossale quella che riguarda Acqualatina. Nonostante i bilanci in utili e i profitti generati, il Cda chiede ben 30 milioni di aumento del capitale giustificati da mancati introiti da crediti e da debiti verso fornitori. Tutto è accaduto senza informare prima i sindaci, sebbene un aumento di capitale possa essere deliberato solo dall’assemblea dei sindaci, con una maggioranza qualificata di almeno 2/3. Ma prima di deliberare, ogni amministrazione deve passare dal suo Consiglio comunale. Conti alla mano, Latina, con il 10% delle quote della società, dovrebbe versare oltre 3 milioni di euro. Una cifra enorme, a fronte delle difficoltà in tema di servizi sociali, welfare, assistenza, servizi”.
“Aggiungiamo che la gran parte degli investimenti da fondi del Pnrr, e non effettuati con soldi dell’azienda come invece prevede il piano industriale, sono stati dedicati al tema della dispersione idrica, di circa il 70%, che rende Acqualatina uno dei peggiori gestori in Italia e che spesso sono collegate, come ci spiegò il management della società, a contatori vetusti che calcolavano male i consumi – prosegue Latina Bene Comune – Quindi, milioni di euro per i contatori elettroniche delle utenze. Ma i fondi per gli investimenti che deve metterci il privato dove sono? O si pensa, come in realtà avviene spesso e sembra avvenire anche qui, di pubblicizzare i debiti e privatizzare i ricavi? Intanto, dal 2003 le bollette sono aumentate del 90%”.