Latina, le associazioni sportive chiedono di incontrare il sindaco. “Non potremo ripartire”

Il Palazzo Comunale di Latina

Le associazioni sportive che operano negli impianti comunali di Latina chiedono un incontro al sindaco Damiano Coletta. Lo scopo è discutere con esattezza i termini inseriti nel nuovo regolamento di concessione delle palestre scolastiche votato dalla maggioranza soltanto pochi giorni fa in Consiglio Comunale. All’approvazione ha fatto poi seguito la notizia di una istituenda Consulta dello Sport dai contorni piuttosto nebulosi, che, questa sì, ha creato caos e disagio. Ma dalle stanze del Comune tutto tace. A distanza di una settimana, nessun riscontro è giunto al gruppo delle Società di Latina, nonostante la pec inviata risulti regolarmente consegna ed accettata. La sensazione è che forse si voglia evitare il confronto su di un testo redatto da chi poco conosce di sport: le nuove norme inserite nel documento, difficilmente consentiranno alle Asd di riprendere a lavorare”.

Le associazioni sportive sono sul piede di guerra: sostengono di aver sempre pagato i canoni richiesti e di essersi sempre rapportate con le precedenti amministrazioni in un clima di “serena e reciproca correttezza” e che “ora non possono essere fatte passare come chi ha saputo cavalcare l’onda sfruttando un vulnus normativo a proprio favore”- scrivono in una nota congiunta firmata da 15 asd pontine.

“Si crede erroneamente che le associazioni sportive siano una macchina per operare guadagni facili sfuggendo ad ogni controllo ed è per questo che le Associazioni di Latina polemicamente invitano le Istituzioni a trascorre con loro una settimana in palestra, respirando l’aria densa della fatica di chi nello sport crede veramente. I dirigenti sportivi, gli allenatori ed i collaboratori tutti, sono volontari, che tolgono tempo alle proprie attività lavorative ed ai propri affetti personali, riuscendo a svolgere attività sociale, prima che sportiva, in cambio, e non sempre, di un misero rimborso spese”.

Le associazioni dicono che nessuna delle loro richieste, in fase di elaborazione del nuovo regolamento, è stata accolta. “Le istanze degli sportivi sono state ignorate, si è badato soltanto alla facciata e soprattutto si sono ingannate le società parlando di rateizzazione. Dove il pagamento del trimestre anticipato era stato giudicato troppo oneroso, soprattutto ad inizio attività, ora ci si ritrova con un canone annuale da pagare anticipatamente. E non si venga a parlare di possibilità di rateizzazione mediante lo strumento della fideiussione. Sempre a chi è abituato a seguire lo sport dalla poltrona, sfugge che le asd non vi possono accedere per statuto: non avendo capitale sociale versato, o quote, la fidejussione non può essere rilasciata per mancanza di garanzie. Chi per statuto Coni è obbligato a chiudere i bilanci a zero, non può avere “tesoretti” accantonati per permettere al Comune di salvaguardare soltanto i suoi interessi”.

La nota è firmata da Basket Bee, Ginnastica E. Mattei, Spartacus Latina, Virtus Volley Latina, Studio Sport, Nuova pallacanestro Latina, Borgo Montello volley, Cosmos volley Latina, Pallavolo A. Volta Latina, Latina Scalo volley, Ritmo Latino, Scuola Taekwondo Latina Scalo, Sabotino Basket, Taekwondo Latina, Vrg Ginnastica ritmica Latina.