Latina, lettera del vescovo Crociata per la cura dell’infanzia

Il vescovo Mariano Crociata

Progetto ZeroDiciotto. Il primo passo concreto di attenzione ai giovani, dalla nascita alla maggiore età, da parte della comunità ecclesiale pontina è contenuto in una lettera del Vescovo di Latina che oggi sarà consegnata alla diocesi durante un convegno organizzato nel pomeriggio presso la Curia.

Dopo aver ampiamente analizzato la situazione dell’infanzia nel contesto attuale, il vescovo Mariano Crociata affronta il tema rispetto alla “Luce della fede”. Lo fa attraverso due domande: “La visione cristiana dell’infanzia che cosa ha da dire nella situazione odierna? Che cosa deve fare la comunità ecclesiale per accompagnare i piccoli alla fede?”. Secondo il Vescovo: “Lo sguardo credente sull’infanzia si può condensare in tre punti: il riconoscimento del bambino in quanto persona e soggetto dotato di una propria identità e dignità, l’affermazione di una sua specifica relazione con Dio, l’enucleazione di alcune caratteristiche tipiche della sua figura spirituale”.

Nella sua Lettera il vescovo Crociata ha spiegato che alle parrocchie sarà richiesto di “dedicare un tempo di riflessione al tema dell’infanzia nell’ambito del consiglio pastorale o in assemblea dei collaboratori, per verificare la situazione dei bambini nel territorio e in parrocchia e di individuare le iniziative pastorali adeguate da promuovere». L’obiettivo è quello di «condividere e animare l’accompagnamento delle giovani famiglie ad accogliere le nuove vite e a sostenerle nella loro crescita ed educazione”. Allo stesso modo si dovranno affiancare “i genitori dei bambini e cercare di intercettare le esigenze formative che avvertono per la loro missione di genitori ed educatori cristiani”. Infine, c’è consapevolezza delle difficoltà, per cui questi orientamenti pastorali ricordano che “non deve mancare una attenzione specifica alle situazioni di indigenza e di disagio”.

In un altro passaggio, a proposito della missione pastorale della comunità ecclesiale, il Vescovo non può omettere una nota penosa “poiché il rapporto della Chiesa con l’infanzia è stato, negli ultimi decenni, orrendamente deturpato dalla piaga della pedofilia”. Si tratta, ha spiegato monsignor Crociata, di “un fenomeno che ci fa vergognare, e soprattutto pentire amaramente e ci impone di intervenire là dove si verifichi, con la decisione e la prontezza che ci ha mostrato e insegnato papa Francesco. Proprio in linea con le sue indicazioni, la scelta di dedicare la nostra attenzione spirituale e pastorale all’infanzia vuole anche essere una reazione positiva all’altezza dell’opera di protezione, sostenendo e accompagnando con la più adeguata cura educativa i bambini che Dio affida alle nostre comunità ecclesiali”.