A Latina, una minore, ha ritrattato in tribunale dei fatti sui maltrattamenti subiti da parte del padre, chiedendo alla fine di abbracciarlo. Ha ricostruito i fatti e i maltrattamenti subiti dalla madre, ha ritrattato e alla fine ha chiesto il permesso di abbracciare il padre indagato per maltrattamenti ed è uscita dal Tribunale in lacrime.
L’uomo è sottoposto al divieto di avvicinamento anche per maltrattamenti nei confronti della ex moglie e deve rispondere anche del reato di lesioni. La ragazzina ha ritrattato i fatti, dicendo di aver denunciato il padre in un momento difficile, dopo che aveva subito un lutto. Davanti al giudice Mara Mattioli e al pubblico ministero Giorgia Orlando, la giovane ha deposto in forma protetta con il supporto della psicologa Alessia Micoli, e per oltre un’ora ha ricostruito i fatti avvenuti fino al 17 marzo del 2025.
L’uomo indagato, è un operaio di 57 anni residente a Latina, ed è accusato di aver umiliato con offese e minacce l’ex moglie e la figlia. La violenza sarebbe andata avanti per diverso tempo fino a quando la donna non ha denunciato l’ex marito. In aula la ragazza ha ricostruito i fatti, facendo emergere di essere stata vittima di bullismo, aggiungendo inoltre che in passato, in una occasione, il padre le aveva fratturato un braccio ma che non lo aveva fatto apposta ed era una frattura avvenuta in maniera involontaria. Al termine dell’audizione la ragazzina ha pianto.
L’inchiesta è in fase di indagini preliminari e alla luce di quello che è emerso una volta che la parte offesa aveva presentato una denuncia, il gip aveva disposto un provvedimento restrittivo, il divieto di avvicinamento alla parte offesa. La minore ha riferito anche di aver subito dei traumi peri litigi continui in famiglia, tra il padre e la madre.








