Tensione politica a Latina attorno alla manifestazione prevista per questa sera in via Don Morosini, organizzata dal comitato “Remigrazione e Riconquista” e contestata da realtà associative cittadine.
Il comitato promotore, in una nota diffusa questa mattina, attacca il Partito Democratico e conferma la mobilitazione: “È surreale che il Pd sia preoccupato per i toni di una manifestazione legittima e voluta da chi vive un quartiere abbandonato al degrado, ma non ci stupisce perché stiamo parlando di un partito distante anni luce dalla realtà”.
Secondo gli organizzatori, la protesta nasce dalla percezione di insicurezza nel quartiere: “Forse chi rappresenta le istituzioni dovrebbe sì preoccuparsi, ma dei cittadini di una città dove gli episodi di violenza e criminalità legati all’immigrazione sono all’ordine del giorno. Considerato ciò, confermiamo la manifestazione di stasera, alla quale invitiamo tutti gli italiani che non si sono ancora arresi”.
Sul fronte opposto interviene il comitato “Percorsi di Umanità, per una Latina solidale”, che invita a riportare il dibattito “nella dimensione della realtà e della responsabilità pubblica”. L’associazione contesta l’impostazione della protesta e respinge l’idea che il degrado urbano sia conseguenza della presenza degli immigrati: “Attribuire il deterioramento di intere aree della città agli ultimi e ai più fragili non solo è ingiusto: è fuorviante”.
Percorsi di Umanità sottolinea come il problema derivi piuttosto dalla mancanza di politiche sociali efficaci e di servizi adeguati: “Il degrado non nasce dalla presenza delle persone in difficoltà, ma dalla cronica incapacità delle amministrazioni di offrire soluzioni dignitose a chi non ha un rifugio, e non solo per i migranti ma anche per cittadini italiani in difficoltà”.
L’associazione contesta inoltre la narrazione di un’immigrazione come “minaccia”, ricordando il contributo della manodopera straniera a diversi settori produttivi e il saldo fiscale positivo: “È scorretto alimentare la narrazione secondo cui l’immigrazione sarebbe un problema da ‘riconquistare’ o da respingere con slogan”.
Infine, la nota chiude con un appello alle politiche pubbliche come unica strada efficace per migliorare sicurezza e convivenza: “Le manifestazioni che indicano come nemico chi vive condizioni di marginalità non migliorano la sicurezza. Servono politiche pubbliche, investimenti, ascolto del territorio”.
La manifestazione resta confermata per questa sera alle 20.









