Latina, Miele su teatro ancora chiuso: “Una farsa, la giunta dia risposte”

Giovanna Miele

La consigliera comunale e provinciale di Latina Giovanna Miele interviene sulla mancata riapertura del teatro D’Annunzio. “Sta diventando una farsa”, attacca l’esponente di Forza Italia.

“L’amministrazione comunale guidata da Damiano Coletta – afferma Miele -, dopo tre anni, non è ancora riuscita a effettuare i lavori di messa in sicurezza necessari a riaprire il teatro. In questi giorni apprendiamo dalla stampa locale come per l’ennesima volta sia stata respinta dai vigili del fuoco la Scia presentata dal Comune. La domanda è: di chi è la colpa di questa situazione?”

La consigliera di opposizione si chiede se il sindaco Damiano Coletta intenda nuovamente usare l’alibi di “quelli di prima” o del famigerato “Sistema Latina”, o se questa volta possa ammettere le proprie colpe e quelle della sua amministrazione, “incapace di portare a termine un obiettivo minimo per qualunque città, ossia quello di eseguire dei lavori per mettere in sicurezza una struttura come il teatro”.

“Sto valutando – afferma Miele – se presentare una interrogazione in question time sull’argomento oppure se richiedere l’audizione dell’assessore Emilio Ranieri in Commissione Lavori Pubblici così da avere risposte e delucidazioni su quanto sta accadendo rispetto alla vicenda del D’Annunzio”.

“Come cittadina – commenta l’esponente di Forza Italia – mi ritengo indignata da quanto sta accadendo ormai da tre anni sul destino della principale struttura culturale della città. E come consigliere di opposizione sono delusa dall’atteggiamento dell’amministrazione e della maggioranza stessa di Lbc che come sempre non accolgono i consigli della minoranza, si chiudono a riccio sulle loro posizioni e sono incapaci di ammettere gli errori e farsi aiutare. Latina in questi tre anni è rimasta orfana della Casa della Cultura per antonomasia. Un danno enorme che colpisce tutte quelle associazioni che sono costrette a inventarsi un posto dove esibirsi, dove far svolgere i saggi o le attività teatrali”.

“Tanti dei nostri artisti e delle nostre celebrità – conclude – sono costretti ad andare fuori a esibirsi. Dunque non si tratta solo di un problema di sicurezza e di ripristino delle condizioni di legalità del luogo ma anche una questione legata alla cultura e al valore che l’amministrazione dà alla promozione e alla crescita culturale della città “.