Latina, per le famiglie in difficoltà 1 mln 200mila euro. I numeri da chiamare

I fondi per le persone e le famiglie in difficoltà dopo le misure restrittive del Governo per contenere la diffusione del Coronavirus saranno presto disponibili. Il sindaco di Latina, Damiano Coletta, e l’assessora ai Servizi sociali, Patrizia Ciccarelli hanno spiegato oggi pomeriggio (31 marzo 2020), in videoconferenza, che a Latina spettano un milione 200mila euro che arriveranno una parte dal Governo e l’altra dalla Regione Lazio che poche ore fa ha firmato la delibera.

Quello che è emerso è come tante persone che prima riuscivano dignitosamente ad arrivare a fine mese oggi si trovano in grave difficoltà, anche per fare la spesa. Coletta ha parlato delle partite Iva, dei piccoli artigiani, piccoli imprenditori che si aggiungono a chi ha sempre lavorato in nero: fenomeno che ora viene a galla in tutta la sua gravità.

“Quando il governo ha stanziato in primi fondi – ha spiegato l’assessore – abbiamo deciso di aspettare perché i criteri erano troppo restrittivi e lasciavano fuori tutta una serie di situazioni che va invece coperta. In questo senso la delibera regionale è più puntuale e ora possiamo arrivare anche a una serie di persone prima escluse. Una flessibilità in questo momento necessaria”.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria le decisioni sono state condivise con i sindaci del distretto, inoltre fondamentale è stato l’affiancamento degli altri assessori, al Bilancio, l’assessore alla Protezione civile, alla Partecipazione e alle Attività produttive.

“I due finanziamenti – ha continuato Ciccarelli – intervengono in una situazione di sistema di servizi che lavora sul campo. I problemi sono tanti ma i servizi hanno già organizzato alcuni sportelli: quello del Segretariato sociale a disposizione con il numero di sempre (0773 281249 raggiungibile in orari ufficio), al quale è stato aggiunto un numero dedicato 3666603407. Poi quello del Pronto intervento sociale operativo h24 per emergenze 800212999. Abbiamo sempre attivo il Centro antiviolenza h24 7 giorni su 7: 3477318149. Abbiamo aggiunto a questi l’attività di volontariato, affidata a Croce Rossa che insieme a Caritas affiancano i nostri servizi. I numeri a cui chiamare per consegna a domicilio sono per la Croce rossa 8000 65510 e lo sportello Caritas 339 4560629”.

Per l’erogazione sarà necessario presentare una domanda, via e-mail o per telefono. Il cartaceo sarà accettato soltanto quando non sarà possibile negli latri due modi.  Sul quanto anche è stata fatta una valutazione: 5 euro al giorno a persona del nucleo familiare, 7 euro se si tratta di minori. Massimo 100 euro a settimana (400 euro al mese), a cui si possono aggiungere 100 euro al mese per i farmaci.

Saranno realizzati dei buoni pasto attraverso la tessera sanitaria. Convenzionando anche esercizi commerciali. Tutto questo a costo zero per i Comuni e ovviamente per i beneficiari. “Ci sarà un agio – ha spiegato l’assessore – che verrà pagato da parte dei commercianti e stiamo lavorando per avere ulteriori sconti”

I fondi della protezione civile potranno essere destinati anche per l’acquisto di derrate alimentari per chi non potrà essere raggiunto dai buoni pasto.

L’ordinanza della protezione civile consente di aprire un Iban e destinarlo alle donazioni. La Regione ha stanziato altri 2 milioni di euro per il terzo settore che consentirà ad ogni associazione per avere fino ad un massimo di 200mila euro.

Il sindaco Coletta non ha dimenticato il post-emergenza: “Ora è necessario rispondere alle domande di chi non riesce neanche a fare la spesa, ma l’assistenzialismo non basterà. Sarà poi necessario il supporto agli artigiani e alle piccole imprese: lavoreremo anche per dare liquidità oltre all’assistenza”.