Latina più sicura senza la malapolitica. La ricetta di Coletta per sconfiggere la criminalità

Damiano Coletta durante la campagna elettorale dello scorso anno
“Dove esiste la malapolitica e la malamministrazione si insinua la criminalità: è giunto il momento di interrompere questo andamento, servono regole, serve un percorso di legalità, serve trasparenza”. Parola di Damiano Coletta, candidato al ballottaggio di domenica 19 giugno per la poltrona di sindaco di Latina.
L’esponente di Latina Bene Comune affronta la questione della sicurezza urbana: “In tanti, troppi, avvertono il bisogno di sentirsi difesi e tutelati nei confronti della micro come della macro criminalità”, afferma il candidato sindaco, atteso che la cronaca quotidiana del capoluogo pontino abbonda di furti, rapine, aggressioni e malaffare. Sì il malaffare che si annida nelle maglie della politica malata.
Per fare di Latina una città più sicura, secondo Coletta, si può partire dal potenziamento della Polizia Locale visto che la legge regionale 1/2005 indica che per i capoluogo di provincia “l’organico di Polizia Municipale debba prevedere almeno due unità per ogni 600 abitanti: attualmente per 125.000 abitanti a Latina sono operative 83 unità, proprio come a Rieti che di abitanti però ne conta appena 48.000”. “Bisogna fare di Latina una città più sicura – afferma il candidato sindaco -. La qualità della vita non può prescindere da un adeguato livello di sicurezza garantito a tutti i cittadini. È necessario adeguare l’organico della Polizia Locale e le relative dotazioni tenendo conto da un lato del lavoro del Comando, per il quale va prevista una maggiore informatizzazione dei servizi, e dall’altro della necessità di avere una maggiore presenza sul territorio dei Vigili Urbani che in questo ambito potranno avvalersi della collaborazione delle associazioni che hanno operato nel territorio con competenze specifiche nel settore”.
In questa opera di prevenzione e controllo l’Amministrazione Comunale dovrà operare di concerto le forze dell’ordine: «Nel nostro programma proponiamo l’istituzione di un tavolo di confronto, con incontri a cadenza prestabilita, tra le forze dell’ordine e l’Amministrazione comunale che dovrà essere parte attiva insieme con Prefettura, Questura e Comando dei Carabinieri nel sollecitare i Ministeri competenti a un’adeguata attenzione del nostro territorio, predisponendo le risorse necessarie».
Coletta assicura anche interventi di immediata attuazione: “Penso al necessario incremento degli impianti di videosorveglianza, penso ad una più efficiente illuminazione pubblica e alla riprogettazione dei parcheggi a strisce blu, eliminando quelli adiacenti a piste ciclabili e in corrispondenza di incroci e curve pericolosi”. E tiene a mente le parole del Questore di Latina, Giuseppe De Matteis, nel corso della recente audizione in commissione antimafia: “Quando sono arrivato a Latina ho trovato una situazione di eccessiva vicinanza tra istituzioni, politici di Latina, pubblici amministratori e persone che avevano rapporti con questi politici. Il problema di Latina non è la Camorra ma il malaffare”. Ecco perché afferma che “è giunto il momento di interrompere questo andamento, servono regole, serve un percorso di legalità, serve trasparenza”.