Latina, il Prefetto Trio: “La comunicazione è la migliore soluzione ai problemi”. Accoglienza migranti, la lente sui Cas

Maria Rosa Trio, il nuovo Prefetto di Latina al centro del tavolo

“La comunicazione è la migliore soluzione ai problemi”. Apre così la sua prima conferenza stampa a Latina, a soli cinque giorni dal suo insediamento nella sede di piazza della Libertà, il nuovo Prefetto Maria Rosa Trio. E’ il primo Prefetto donna di questa provincia. E’ arrivata da Vercelli, ma la numero uno del Palazzo del Governo sul territorio pontino ha girato l’Italia da Nord a Sud, con incarichi importanti a Milano e a Palermo. Ed è proprio a Milano che è stata vice capo dell’ufficio stampa, un’esperienza che le ha fatto testare sul campo l’importanza della comunicazione per fare giungere ai cittadini messaggi corretti. “Ho un ottimo rapporto con la stampa, chiamatemi e io vi risponderò”, ha detto ai cronisti presenti.

“Mio padre lavorava al Ministero dell’interno e sin da bambina ho respirato quest’aria. Svolgo in mio lavoro con passione, perché se non hai passione è difficile affrontare nel modo giusto il sacrificio di non conoscere domeniche e feste. L’emergenza sbarchi in Sicilia mi ha fatto crescere da un punto di vista umano. Stare in banchina cambia la prospettiva di vedere le cose, è un’emozione molto forte. Abbiamo dovuto organizzare uno sbarco con quaranta salme. Sono cose che ti fanno crescere”, ha riferito il Prefetto Trio.

Della sua esperienza di Vercelli ha raccontato anche un piccolo episodio che la dice lunga sull’essere presente in un territorio. “Quella di Vercelli è una provincia con 86 Comuni, molti dei quali piccolissimi e in montagna dove se manca il medico è un problema serio per la popolazione anziana spesso isolata per via della neve. Il medico era andato in pensione e non c’era un sostituto. Il problema mi è stato segnalato attraverso una nota in cui risultavo nell’elenco dei destinatari. Mi sono fatta carico del problema e ho indetto un tavolo attraverso il quale, con le istituzioni preposte, si è trovata una soluzione”.

La mediazione è stato uno dei termini che il Prefetto questa mattina ha utilizzato con più frequenza. Ha parlato di mediazione sociale che necessita di sinergie, di comunicazione e partecipazione con tutte le istituzioni, le associazioni laiche e religiose, gli enti ecclesiali. Per quanto riguarda l’ordine e la sicurezza, Trio ha voluto sottolineare che coordinerà il comitato provinciale, rispettando i ruoli e l’autonomia dei partecipanti rappresentanti delle forze del’ordine. Nella sua agenda ha già fissato un incontro con i 33 sindaci della Provincia di Latina. “Questa Prefettura sarà un palazzo aperto: i cittadini potranno contattare l’ufficio Urp e scrivere al servizio dedicato ‘scrivi al prefetto’. Noi daremo sempre una risposta, risponderemo anche con un ‘no’, ma comunque daremo una risposta”.

Al nuovo Prefetto abbiamo chiesto se in questi pochissimi giorni ha avuto modo di capire quale sia la maggiore emergenza di questa Provincia: “E’ azzardato, non corretto dire già so tutto, non è il mio modo di essere. La prima cosa per me è l’umiltà in tutto quello che faccio, necessariamente devi prima studiare prima di dare un giudizio e trovare soluzioni che saranno comunque condivise con tutte le realtà locali”.

Inevitabile la domanda sull’accoglienza ai migranti in provincia di Latina e sul caso della villa sequestrata in via Nascosa a Latina.

“L’accoglienza in questo momento è distribuita in 21 comuni su 33 comuni. Cercherò di applicare un’accoglienza diffusa su tutto il territorio, sempre condividendo con i sindaci e le realtà locali la possibilità di distribuire in maniera proporzionata, così come stabilito nell’accordo tra l’Anci e il Ministero dell’Interno, che sarà vincente anche per quanto riguarda l’integrazione”.

Dunque, il caso di via Nascosa: “Non entro nel merito delle questioni privatistiche, ma nel momento in cui una coop mi comunica il luogo di accoglienza io ne parlerò subito con il sindaco – ha detto il Prefetto a carattere generale – Sono abituata a far fare controlli alla Asl e ai vigili del fuoco. Non metterò un solo migrante in un centro di accoglienza che non presenti condizioni di sicurezza da tutti i punti di vista, non soltanto strutturali ma anche in termini di ordine pubblico”. Il Prefetto Trio ha lasciato intendere che i controlli saranno estesi e saranno applicate sanzioni in caso di mancato rispetto delle convenzioni; revocata l’accoglienza per gli ospiti che si allontanano senza autorizzazioni, che compiono reati e che assumono comportamenti di disturbo. Ha già fissato un incontro con le cooperative.

La prima donna Prefetto di Latina, appena giunta in città ha voluto subito incontrare il personale: “Dobbiamo essere coesi, stare come in una famiglia”. Trio ha detto che è importante che ciascun dipendente della Prefettura si trovi al posto giusto, a fare quello per cui si sente più portato.