Latina, i ragazzi del centro diurno di Santa Fecitola recitano l’immigrazione con Opera Prima

Venerdì 17 giugno, alle 18, al teatro Ponchielli di Latina va in scena “Uccellini Uccellacci”, lo spettacolo ad ingresso libero, che affronta il tema dell’immigrazione e dell’inclusione sociale, della Compagnia pontina Opera Prima con i giovani attori del centro diurno e di riabilitazione di Santa Fecitola di Latina, sotto la guida e la regia di Agnese Chiara D’Apuzzo e Zahira Silvestri. L’evento è stato patrocinato dalla Regione Lazio, dalla Asl, dal Comune e dalla Provincia di Latina.

Il tema dell’inclusione

L’occasione è stata utile per i ragazzi per affrontare un tema di stretta attualità che ha scosso la loro esistenza negli ultimi anni: l’immigrazione e l’inclusione sociale di chi a bordo di barconi stracolmi abbandona tutto e tutti in cerca di pace e di una possibilità di vita migliore. Le notizie di muri e fili spinati per difenderci dai nuovi arrivi di persone in difficoltà – spiegano gli organizzatori dello spettacolo – hanno colpito prepotentemente la coscienza e il cuore dei ragazzi e degli operatori. Per comprendere meglio le diverse posizioni la compagnia si è confrontata su tali complicate e complesse questioni, assumendo ora il ruolo di chi arriva, ora il ruolo di chi accoglie. Ne sono scaturite opinioni e pensieri che hanno costretto i ragazzi a confrontarsi con i propri limiti, i propri pregiudizi e anche con le proprie paure. Così è nato “Uccellini Uccellacci”, in cui gli attori sono stati anche autori del testo.

“La diversità ci rende simili”

“Chi attraversa una condizione diversa, come spesso capita a noi riesce più degli altri a sentire sulla propria pelle e sulla propria carne il peso e l’importanza di alcuni problemi”: così si sono espressi gli attori di Santa Fecitola, dimostrando di aver colto, con la sensibilità che gli è propria, l’aspetto emotivo e intellettuale di un tema di difficile soluzione. E la soluzione viene ravvisata in primis nell’impegno a cercarne una, nell’incitamento rivolto ad ognuno affinché faccia la propria parte.

Lo spettacolo

La trama racconta di un popolo di uccellini che viene invaso da un popolo di uccellacci di razza diversa e di cultura diversa. Apparentemente sembrano dei pericolosi rapaci, questi uccellacci che arrivano a frotte, in grado solo di creare disordine pubblico. Apparentemente gli uccellini sono costretti a difendersi. Apparentemente l’unica soluzione è cacciare l’invasore, oppure costringerlo ad una vita senza diritti. Apparentemente la convivenza è impossibile, nonostante la curiosità gli uni per gli altri sia viva e forte. Apparentemente sembra che l’unica strada da percorrere sia quella che la storia dell’uomo ha tracciato da sempre: dichiarare guerra a tutto ciò che possa essere percepito anche solo lontanamente come una minaccia alla nostra tranquillità. Eppure anche gli ostacoli più grandi e apparentemente insormontabili possono essere superati e l’unica vera guerra da dichiarare è contro quel nemico che si chiama paura.

Il progetto

Il lavoro presentato al Ponchielli è frutto dell’impegno dell’infaticabile e straordinaria Dottoressa Maria Carfagna, coordinatrice del progetto, coadiuvata dalla passione e dalla competenza degli operatori di Santa Fecitola e del Centro Diurno, dalla preziosa collaborazione delle attrici Donatella Galeotti e Giulia Tramentozzi e delle tirocinanti e dal sostegno dell’insostituibile Dottor Lino Carfagna, Direttore del Dipartimento di Salute mentale, da sempre convinto dell’importanza del ruolo dell’arte in qualunque percorso di riabilitazione e di vita.

Gli attori

A calcare le tavole del palcoscenico sono stati: Mauro Angeluzzi, Antonino Bellanca, Mauro Berti, Alessandro Cecconi, Roberto Cocchioni, Stefano Cogno, Giovabattista Del Col, Emanuele Di Domenico, Gabriel Goretta, Antonello Liccione, Alessandro Manili, Angelo Peca, Dario Russo, Daniele Sinigaglia, Teodolinda Stella, Tiziano Tonti, Donatella Galeotti e Paola Campagna. Supervisione Dottoressa Maria Carfagna. La regia è di Agnese Chiara D’Apuzzo e Zahira Silvestri della Compagnia Opera prima, il prezioso supporto tecnico di Andrea Grassi.