Latina, strade dissestate: buche chiuse, dopo le piogge interventi più radicali. Ipotesi prestito per il 2019

Emilio Ranieri

L’amministrazione comunale di Latina fa il punto sugli interventi in corso per la riparazione del manto stradale, compromesso dalla pioggia intensa di questi ultimi giorni, condotti dalle squadre comunali e dall’impresa incaricata della manutenzione stradale.

“Per la stragrande maggioranza – spiega una nota stampa del Comune – si è intervenuti nelle giornate di sabato e domenica per chiudere le buche apertesi sul manto stradale a seguito della pioggia intensa e ripristinare la fruibilità del piano viabile. I tecnici hanno operato dalle prime ore del mattino fino a notte inoltrata su segnalazione dei vigili urbani e dalle 20.00 in poi della Questura e della Polizia Stradale che anche grazie alle pattuglie presenti sul territorio hanno potuto indicare le zone più critiche e su cui era più urgente intervenire. Gli interventi più significativi hanno interessato la zona di Borgo Piave, dove si è operato fino all’1.30 di sabato e domenica”.

Un ringraziamento alle squadre e agli addetti dell’impresa impegnati nel ripristino del manto dissestato arriva dall’assessore alle Manutenzioni e al Decoro urbano Emilio Ranieri: “I ragazzi hanno lavorato per colmare le buche venti ore consecutive, in situazioni disagevoli per la pioggia battente e per la presenza di traffico veicolare. Fino a quando continuerà a piovere con questa intensità e frequenza – spiega l’assessore – non si potranno fare interventi radicali che prevedono la ‘scarificazione’ del manto stradale e il risanamento del sottofondo. La situazione delle nostre strade è critica da tempo e degenera quando si verificano eventi atmosferici di questa portata. I lavori di due lotti per la messa in sicurezza delle strade della città sono stati aggiudicati a due diverse società, i primi interventi di manutenzione ordinaria prevederanno un cronoprogramma con individuati i lavori più urgenti e prioritari. Per l’anno 2019 stiamo valutando di chiedere un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti per l’esecuzione di interventi più radicali”.