Latina, teatro: domenica Haber e la De Sio al D’Annunzio

Il 26 marzo andrà in scena alle ore 21 al Teatro D’Annunzio ore 21, uno spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Massimo Carlotto “La
signora del martedì “.

Giuliana De Sio insieme ad Alessandro Haber saranno i protagonisti, lo spettacolo vedrà in
scena anche Paolo Sassanelli, Riccardo Festa, Paolo Persi con la regia di Pierpaolo Sepe.
Un testo pieno di torbida sensualità ma anche di dolcezza e di grazia,
arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e
sorriso. Lo spettacolo sarà intriso di vari momenti di tensione, trepidazione fino all’imprevedibile conclusione.

Lo spettacolo vedrà una donna, Alfonsina Malacrida detta Nanà, che da nove anni ogni martedì tra le quindici e le sedici, va a comprarsi un’ora d’amore. Nove anni fatti di un martedì dietro l’altro: la signora arriva, saluta, mette il denaro sul comodino, si spoglia, piega ordinatamente i vestiti e s’infila a letto dopo aver verificato la pulizia delle lenzuola. Lui, Bonamente Fanzago, attore porno al tramonto, che nei periodi di magra aveva fatto anche il gigolò è rimasto con quest’unica cliente: la signora del martedì. Solo che verso il
quarto anno di incontri, l’attore si era innamorato della donna mentre all’inizio del settimo era così travolto dai sentimenti che aveva commesso l’errore di dichiararsi. Ma Nanà, forse sorridendo dentro di sé, aveva risposto con decisa fermezza: “Io non potrò mai essere tua. Sono solo un’affezionata cliente che ti paga per fare sesso”. Gli incontri avvengono presso una pensione dove Bonamente alloggia da quindici anni; la prima volta che l’attore ha bussato alla porta è stato accolto dal gestore – il signor Alfredo – con queste parole “Tutti qui mi chiamano signor Alfredo, ma come vedi sono inequivocabilmente una bella donna e come tale voglio essere trattata”. L’attore era certo che la pensione avesse perso tutti i suoi clienti proprio a causa di quegli abiti femminili; un tempo, quando il signor Alfredo era bella, le camere erano sempre occupate. Lei si era dedicata con passione ai suoi ospiti e poteva capitare che trascorresse parte della notte con uno di loro. Non per denaro ma,
appunto, per passione. Ora Nanà e Bonamente sono in camera, hanno appena fatto sesso. Bussano alla porta. Il signor Alfredo dice che c’è un giornalista che vuole vederla. Nessuno dovrebbe sapere che lei si trova lì. Nanà si riveste e va in salotto ad incontrarlo. Dalle parole di Pietro Emilio Belli, giornalista di cronaca senza scrupoli, emerge il passato oscuro della donna. Nanà è disperata, si difende male, come tutti gli innocenti, nella consapevolezza che l’articolo potrebbe distruggerla.