Latina, Trasparenza sul PalaBianchini: la commissione s’infiamma. Il video

L'assessore Giulio Capirci e la presidente Nicoletta Zuliani

Commissione Trasparenza infuocata sul Palazzetto dello Sport di Latina alla quale hanno preso parte anche gli assessori Giulio Capirci e Paola Briganti e il dirigente ad interim del nuovo servizio di competenza sugli impianti sportivi l’architetto Umberto Cappiello che ieri ha emesso il provvedimento di riapertura, valevole da oggi fino al 7 settembre, della palestra ai soli fini dell’allenamento, esclusivamente nelle ore diurne con accesso massimo consentito di 50 persone tra atleti e staff tecnico. Assente l’assessore allo sport Antonella Di Muro.

La seduta è stata introdotta dalla presidente Nicoletta Zuliani che ha effettuato una cronistoria dei passaggi amministrativi dal 2014 ai tempi più recenti, ovvero fino all’interdizione della struttura di via dei Mille per inadeguate condizioni di sicurezza, sottolineando come nel piano triennale delle opere pubbliche 2017-2019 siano stati stanziati 130mila euro (110mila per l’annualità del 2017, 10mila per il 2018 e 10mila per il 2019) e che il 31 luglio 2017 è stata effettuata una variazione di bilancio di altri 500mila euro per gli impianti sportivi, nel mentre il Comune riceveva continue sollecitazioni da parte della Questura di Latina all’adeguamento del Palabianchini diventate nel frattempo più stringenti per effetto della circolare del Capo della Polizia Franco Gabrielli (effetto incidenti di piazza San Carlo a Torino) comunicate il 7 giugno al Comune di Latina.

Il dirigente Cappiello, nella sua audizione, ha ben chiarito il perché è dovuto ricorrere alla chiusura totale dell’impianto di via dei Mille, cosa gli ha consentito in poco tempo di poterla riaprire e perché il suo ultimo provvedimento avrà effetto fino al 7 settembre. Il dirigente in questione, responsabile fino all’11 di agosto scorso del palazzetto per quanto attiene il patrimonio, è capitato nell’ultimo richiamo del Questore di Latina, datato 18 agosto, con il quale si chiedeva al Comune di mettere nero su bianco se il palazzetto fosse agibile, ad aver appena assunto ad interim la responsabilità della manutenzione (il dirigente titolare, l’architetto Nunzia Lanzillotta era andata in ferie e tornerà il 7 settembre). E il 22 agosto ha confermato l’interdizione dell’impianto la cui necessità di precludere l’accesso al pubblico era stata già comunicata il 21 luglio all’amministrazione e al dirigente Lavori pubblici Nunzia Lanzillotta (che in quel giorno appunto si trovava a dover sostituire). Del resto la certificazione non c’era e non poteva certo assumersi la responsabilità di consentire al pubblico l’ingresso. Cosa è cambiato nel frattempo? Che è stato chiesto all’ingegnere Pier Paolo Capponi, già responsabile di precedenti interventi di manutenzione, di effettuare una verifica per stabilire se almeno in parte la struttura poteva ritenersi agibile. Da qui la soluzione del solo uso della palestra… fino al 7 settembre, quando tornerà in servizio il dirigente titolare, ovvero Lanzillotta. Cosa manca per l’adeguamento dell’impianto sportivo di via Dei Mille? L’architetto ha chiarito che non si tratta di carenze strutturali, ma che il palazzetto necessita soprattutto dell’impianto di illuminazione antincendio (da qui l’uso della palestra nelle sole ore diurne) e dell’aumento di capienza di 400 posti (come previsto per le partite di volley e indicato nella circolare di Gabrielli). Cappiello ha assicurato che si tratta di interventi “leggeri” e che anche per l’ampliamento basta provvedere all’acquisto delle tribune. Poi ci sarà il passaggio della certificazione dell’agibilità. In conclusione il dirigente ha anche affermato che, qualora non si fosse presa la decisione drastica della chiusura, il nodo sarebbe venuto al pettine in sede di esame della commissione di vigilanza sugli eventi e pubblici spettacoli.

L’assessore Capirci, dopo aver confermato le cifre stanziate per la manutenzione degli impianti sportivi, sollecitato da una critica puntuale dei consiglieri di opposizione Alessandro Calvi e Matteo Coluzzi volta a sottolineare il fatto che “la parte politica che amministra la città non ha saputo intervenire per tempo ad evitare il grosso disagio arrecato alle società sportive e all’indotto dello sport”, ha detto (l’assessore) che i lavori ad oggi non sono stati effettuati poiché all’indomani dell’approvazione del bilancio, 30 marzo 2017, e quindi dello stanziamento dei fondi si sono insediati i nuovi dirigenti che hanno avuto difficoltà ad acquisire la documentazione necessaria. Capirci ha poi affermato che la variazione di bilancio del 31 luglio di 500mila euro (oltre 400 per la piscina), tolti alle strade, si è resa necessaria per l’ampliamento.

Spiegazioni che non hanno affatto soddisfatto né Calvi né Coluzzi. Il consigliere azzurro ha evidenziato come i soldi fossero già disponibili dal primo aprile 2017 e che della necessità di ampliare il palazzetto di 400 posti era già noto al Comune da tempo proprio per la categoria in cui gioca la Top Volley. In particolare Calvi ha detto che il sindaco si era già incontrato con i dirigenti delle società sportive e che a suo dire sarebbe stato messo al corrente di quali fossero le carenze della struttura. Insomma, per il consigliere quella variazione di bilancio poteva essere fatta anche prima.

Secondo Calvi, inoltre, l’avvicendamento dei dirigenti – ha dichiarato – non poteva costituire una giustificazione per l’amministrazione in carica, poiché al “vecchio” dirigente, l’architetto Giovanni Della Penna, memoria storica dei servizi a lui affidati, ancora in forza al Comune, poteva essere chiesta una relazione sul Palazzetto da mettere a disposizione dei colleghi. A questo punto Capirci ha detto che gli era stata chiesta e che Della Penna non l’aveva fornita. E allora Calvi ha insistito: “Non è una giustificazione, la dovevate sollecitare”.

E nel mentre si sollevava il polverone sulla questione d’ordine relativamente al fatto che la discussione in atto non fosse di competenza della commissione Trasparenza, alzato in primis dalla consigliera Celestina Mattei (presidente della commissione Urbanistica), Calvi ha affondato la lama sulla totale assenza, oltre la commissione di oggi, dell’assessore allo Sport in tutta questa vicenda: “Se l’assessore non anticipa le problematiche, ma le rincorre, allora cambiate assessore”, ha detto rivolgendosi a Capirci. Anche il consigliere Coluzzi ha stigmatizzato la mancata presa di posizione dell’assessore allo Sport su tutta questa vicenda, rivolgendo una critica anche al sindaco Damiano Coletta che “dopo aver detto in un’intervista di aver compreso il disagio e di non aver capito i toni in cui era stato espresso dai presidenti delle società sportive interessate, ieri si è relazionato non con loro ma con i direttori generali”.

L’assessore Capirci prima e il vice sindaco Briganti dopo hanno affermato che la delega assessori allo Sport riguarda le attività sportive e non l’impiantistica, di competenza dei Lavori pubblici e tuttalpiù del Bilancio. Una difesa d’ufficio per l’opposizione. Questione che ha determinato un’accesa conclusione della commissione giunta al termine con la garanzia da parte della giunta della conclusione dei lavori, ampliamento compreso, entro il 30 settembre e… un’altra chicca: i 120mila euro stanziati con il bilancio del commissario straordinario Giacomo Barbato non sono stati spesi dall’amministrazione Latina Bene Comune.

A margine della seduta il Partito democratico che presiede la commissione Trasparenza ha sottolineato il proprio merito di dato voce ufficiale rispetto alla questione Palabianchini ,che ha tenuto col fiato sospeso tre società sportive di serie A e tanti cittadini.  “Fino ad oggi si è venuti a conoscenza di problemi e tempi di possibile soluzione solo attraverso le notizie date dai giornalisti – ha commentato Zuliani -, attraverso indiscrezioni ed interviste a radio private. Nella piena ufficialità, garantita da una commissione consiliare, gli assessori presenti hanno garantito la riapertura del palazzetto per il 30 settembre. Restano forti perplessità rispetto ai soldi che il commissario aveva stanziato per il Palazzetto per il 2016 e che non sono mai stati utilizzati per inerzia politica, come anche il ritardo con cui tutta l’operazione ‘messa in sicurezza’ è stata avviata. Il refrain dell’amministrazione è che gli atti sono sparsi nei vari uffici ed è difficile una ricostruzione, quando basterebbe parlare con il dirigente ultimo incaricato per chiedere il quadro completo o istituire la pratica del passaggio delle consegne. Buono l’accorpamento nella macrostruttura dei servizi Manutenzione Impianti e Lavori pubblici”.

“Non si può ignorare il vuoto politico dell’assessora allo sport in questa città – ha commentato Zuliani -. Nessuna dichiarazione, nessun contatto con le società sportive e un’assenza altrettanto politica quella in Commissione Trasparenza. Una città che ha eccellenze in ogni campo non ha trova ancora un riferimento in amministrazione certo e reale: tutti ricorrono al sindaco in una evidente carenza di politiche sportive e di chi le incarna. Lo sport è un ingrediente indispensabile per la costruzione e il consolidamento di una comunità; è trasversale alle generazioni, alle appartenenze politiche, ai credi religiosi, è salute fisica e mentale, è un connettivo sociale fortissimo, è impresa e molto altro e merita di più.”

A margine del caso PalaBianchini, Lbc: “Commissione Trasparenza come il processo del giovedì”