Latina, Tripodi (Lega-Salvini premier): Coletta indifferente su salma “parcheggiata” al Goretti

Angelo Tripodi
“Nei giorni in cui la definizione di Latina, sul sito internet del Comune, cambia da ‘città del Novecento’ a ‘città dei diritti’, scopriamo ancora una volta che i diritti degli ultimi e dei più bisognosi, specie se italiani, vengono puntualmente calpestati da questa amministrazione”. Così Angelo Tripodi, candidato alla carica di consigliere regionale per Lega-Salvini premier nella circoscrizione di Latina. “La sconvolgente notizia della salma di una donna ‘parcheggiata’ nella camera mortuaria del Santa Maria Goretti, perché i suoi familiari non possono provvedere alla sepoltura, sembra lasciare indifferenti per l’ennesima volta Coletta e la sua Giunta”, denuncia Tripodi.
“È la terza volta che accade – aggiunge l’esponente politico – da quando il sindaco e l’assessora Ciccarelli sono entrati in carica, e per la terza volta i servizi sociali di questa città, sotto la loro gestione, si rivelano del tutto inadeguati. Una vicenda triste per tutta la nostra comunità ma anche e soprattutto per una famiglia di anziani genitori che non può permettersi la sepoltura della figlia. Siamo davanti ad un’amministrazione che ad ogni passo richiama il faro della legalità, quando invece dovrebbe usare un minimo di buon senso amministrativo e di umanità. Lo dico da ex amministratore, perché anche ai tempi in cui ero presidente della Commissione Servizi Sociali ci siamo trovati ad affrontare casi simili e li abbiamo risolti senza tanto clamore”, sentenzia Tripodi.
Infine il candidato consigliere della Lega attacca: “Oggi invece le priorità di Coletta, che sceglie Zingaretti in campagna elettorale, sono altre, dimenticando la propria città e i suoi cittadini. Si spiegano solo così i ritardi nelle procedure di assegnazione delle case popolari del Pantanaccio e lo stallo del progetto delle case dei papà separati. Un’amministrazione che si trova a suo agio nel business dell’accoglienza e nei progetti che portano risorse alle cooperative rosse, piuttosto che garantire il minimo dei servizi ai suoi cittadini. Per questo – secondo Tripodi – ‘Prima gli Italiani’, il motto della Lega e di Matteo Salvini, dal quattro marzo in poi non sarà solo uno slogan ma il faro del governo Nazionale e Regionale. Insieme possiamo cambiare questo Paese, questa Regione e questa città”.