Latina, Tripodi (Lega) sulla Sanità di Zingaretti: nessuna inversione di rotta

Angelo Tripodi
”Zingaretti e il Pd hanno la faccia tosta di rivendicare un’inversione di rotta nella sanità. Non è affatto cosi”’. E’ quanto denuncia Angelo Tripodi, candidato alla carica di consigliere regionale per la Lega-Salvini premier nella circoscrizione di Latina e provincia.
”Basta snocciolare i numeri: i tempi biblici sono rimasti invariati al 2013 per una visita specialistica nel pubblico, per non parlare delle Case delle Salute (aperte una decina rispetto alle 48 annunciate nel 2013 in tutta la regione) che sono state definite, dai sindacati di categoria, delle scatole vuote; basti pensare, entrando nel dettaglio del nostro territorio, che il taglio dei servizi nell’entroterra ha mandato in tilt i pronti soccorso di Latina e degli altri ospedali della provincia. Se questa e’ un’inversione di tendenza”, ha sentenziato Tripodi, che poi s’è soffermato sul post commissariamento della sanità definendolo una ”operazione mediatica del duo Gentiloni-Zingaretti, perché arriverà soltanto nel 2019 e, analizzando la storia di questi dieci anni, il lavoro grosso e’ stato svolto dalle amministrazioni precedenti: nel 2006 il deficit, determinato dall’amministrazione Marrazzo, ammontava a quasi due miliardi di euro, invece il debito era pari a – 670 mln quando Zingaretti si insedio’. Non bastasse questo, Zingaretti ha ricevuto ingenti fondi finanziari in più, mentre il livello dei servizi si è abbassato notevolmente nello stesso periodo”.
”Inoltre – ha argomentato ancora Tripodi – un altro dettaglio su cui riflettere riguarda la spesa sanitaria del Lazio: viaggia oltre gli 11 mld di euro, quindi e’ uguale a quella degli anni del massimo deficit. Tutto ciò, nonostante ci sia stata una diminuzione del costo complessivo del personale, pari a 366 mln, per il blocco del turn over che, dal 2008 al 2016, ha visto diminuire il personale di 9.138 operatori sanitari. Insomma, se la matematica non è un’opinione, il deficit del 2017 risulta pari a -58 mln e ciò significa che in questa legislatura il disavanzo sanitario è calato di 612 mln, addirittura inferiore ai fondi in piu’ ricevuti dalla Regione grazie all’aumento del fondo sanitario. Infine, Zingaretti ha potuto godere di ulteriori 376,6 mln per l’adeguamento della popolazione e 340 posti letto in più”.