“Zona 30” nel quartiere Isonzo di Latina: “Una sperimentazione conforme alle linee guida del Ministero dei Trasporti“.
Oggi pomeriggio in commissione Trasparenza il dirigente del servizio Polizia Locale, Francesco Passaretti, convocato in audizione insieme al rup Umberto Martone e all’assessore Francesco Castaldo, ha chiarito i termini del progetto attivato attorno al plesso scolastico dell’istituto comprensivo Giuseppe Giuliano che, nell’immediatezza dell’inaugurazione, ha suscitato polemiche sia a carattere di decoro, per l’utilizzo di pozzetti in cemento in luogo di fioriere, sia in termini di sicurezza, per la presenza di elementi apparsi pericolosi per la viabilità, come segnalato al Ministero dei Trasporti dal comitato Bugia Blu.
Il comandante Passaretti ha riferito che la sperimentazione “Zona 30” rientra nel progetto Moovida, approvato dalla giunta, e finanziato dal Ministero dell’Ambiente: “La priorità di questo progetto è quello di rendere la strada a misura di pedone; il limite di velocità per i veicoli è di trenta chilometri orari. La zona 30 prevede il restringimento della carreggiata, per evitare parcheggi in prossimità dell’edificio scolastico (le auto in sosta limitano la visibilità; nel caso in cui un bambino si apprestasse ad attraversare la strada resterebbe coperto dalle auto parcheggiate e quindi non visibile al guidatore del veicolo in transito), e l’ampliamento di marciapiedi. Previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche con scivoli tra il marciapiede e la sede stradale”.
Passaretti e l’ingegnere Martone hanno spiegato che la nuova segnaletica ha già di fatto comportato il restringimento della carreggiata delle strade interessate alla sperimentazione, ma al fine di evitare che automobilisti scorretti non la rispettino sono state provvisoriamente posizionati i 30 pozzetti in cemento utilizzati come fioriere, che saranno presto abbelliti dai ragazzi del liceo artistico.
Gli elementi in cemento sono alla base dell’esposto del comitato Bugia Blu. Il comandante Passaretti e Martone hanno riferito che la loro collocazione, di fatto, già all’esterno della sede stradale ridisegnata da apposita segnaletica non prevede alcuna autorizzazione da parte del ministero dei Trasporti.
Nel corso della seduta, indetta dalla presidente Matilde Celentano con l’esame dell’ordinanza emessa per la modifica della circolazione nelle strade di via Sezze e via Cisterna, l’ingegnere Martone rispondendo indirettamente al contenuto dell’esposto di Bugia Blu, che aveva segnalato al ministero dei Trasporti l’assenza nel provvedimento dell’indicazione della collocazione dei 30 “ostacoli” in cemento, ha affermato che ciò era segnalato nell’allegato all’ordinanza.
Circostanza quest’ultima smentita dal presidente del comitato Bugia blu, l’ingegnere Massimo De Simone, che autorizzato ad intervenire in commissione ha fatto notare che in nessuna parte dell’atto amministrativo veniva indicato l’allegato e che lo stesso allegato non era stato pubblicato.
Preso atto dell’errore, il dirigente Passaretti ha affermato che l’ordinanza sarà rettificata, visto che istituisce la sperimentazione.
Tralasciando il battibecco intercorso tra De Simone e il capogruppo di maggioranza Dario Bellini, a seguito del quale l’ingegnere ha preferito abbandonare l’aula, il progetto Zona 30 è stato apprezzato da tutti i commissari.
Nonostante ciò non sono mancate alcune note critiche. Soddisfattissimo il consigliere Salvatore Antoci, del gruppo misto, per l’avvio della sperimentazione da sempre auspicata, ha fatto notare che a suo dire la segnaletica riferita al cantiere non era in regola. Il consigliere Alessandro Calvi, di Forza Italia, ha invece sollevato eccezioni sull’uso dei pozzetti al posto delle fioriere. Un intervento di natura politica, volto a mettere in evidenza il fatto che da un’amministrazione comunale, che aveva promesso di abituare la città al bello e che allo scopo ha istituito un apposito servizio comunale al Decoro e alla Bellezza, non si sarebbe aspettato la bruttura.
Nel corso del dibattito l’assessore Castaldo ha voluto sottolineare che il progetto Moovida era stato ampiamente illustrato in una precedente commissione Trasporti.
La commissione di oggi è servita a fare chiarezza sulla “regolarità” del progetto Zona 30.
Progetto che, lo ricordiamo, come espressamente affermato in aula dalla componente tecnica, è inserito nel progetto di mobilità Moovida finanziato dal Ministero dell’Ambiente. Circostanza, quest’ultima, evidenziata sia nella determinazione dirigenziale 1225 del 25 giugno 2019 sia nella determinazione dirigenziale 1787 del 12 settembre 2019, in cui si faceva riferimento ad un avviso pubblico del dicastero del 2016.
Il progetto Moovida approvato per la richiesta del finanziamento del 2016 viene però indicato una volta ai sensi della deliberazione della giunta numero 1 del primo gennaio (capodanno, proprio così) 2017 e una volta ai sensi della deliberazione della giunta numero 1 del primo gennaio 2018. Un refuso, sicuramente. Ma in entrambi i casi la deliberazione in questione è risultata introvabile nell’archivio on line del portale del Comune.