La stagione balneare ha sancito il definitivo “via” con il ponte del 2 giugno, che ha visto tanti cittadini pontini riversarsi sulle coste del litorale per godere del sole e, finalmente, di un po’ di mare. In merito alla situazione in cui versa il lido di Latina, però, LBC torna alla carica, chiedendo ulteriori risposte al comune:
“Il lido di Latina è tutt’altro che pronto alla stagione balneare – si legge in un comunicato diffuso dall’opposizione – Neppure la Bandiera blu, importante riconoscimento della Fee, è servito a stimolare l’amministrazione a migliorare la qualità dei servizi o quantomeno a mantenere quelli che c’erano in passato. Qui si procede invece all’indietro. La situazione è disastrosa e il Comune, ancora una volta, è in ritardo su tutto. Chissà se il presidente della Fee Italia conosce l’involuzione che sta subendo il nostro Comune da quando c’è l’amministrazione Celentano”.
“La prima mancanza evidente è relativa alla pulizia delle spiagge – sottolinea il capogruppo del movimento, Dario Bellini – a causa della mancata approvazione da parte del Consiglio comunale dell’ennesimo bilancio di previsione di Abc (siamo al terzo anno consecutivo) l’azienda si trova impossibilitata ad assumere personale stagionale da dedicare alla pulizia dell’arenile, come accadeva in passato. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. I bagnini sulle spiagge libere? Un miraggio anche quest’anno. Quando verranno assegnate le postazioni di salvamento saranno complessivamente 15 rispetto alle 21 assegnate durante il nostro mandato, tutte, tranne una, destinate al lato destro del lungomare. Pesi e misure immotivatamente diversi, visto che il nostro lido è frequentato ovunque. Inoltre, a stagione ormai avviata non si vede l’ombra dei bagni chimici che fino alla passata consiliatura fornivano un servizio importante ai fruitori delle spiagge libere. Aggiungiamo – prosegue Lbc – che le strisce blu sul lato destro sono completamente assenti, nonostante il pagamento della sosta sia già iniziato”.
“Come accaduto lo scorso anno inoltre, la manutenzione delle passerelle di legno è completamente assente. Tante sono rotte e nessuno se ne occupa – spiega anche la segretaria, Elettra Ortu La Barbera – mentre non c’è l’ombra di passerelle in plastiche per chi ha problemi di deambulazione. E ci chiediamo che fine abbiano fatto le sedie job per consentire di fare il bagno alle persone con disabilità, così come lo stabilimento Colonia Lucente, affidato in passato in gestione ad associazioni senza fini di lucro che si occupano proprio di disabilità, e ad oggi non assegnato”.









