Un guasto improvviso al velivolo è la pista principale sulla quale stanno lavorando gli inquirenti per ricostruire le cause dell’incidente aereo che ieri mattina ha provocato la morte del colonnello Simone Mettini, 48 anni, comandante del 70° Stormo dell’Aeronautica Militare, e dell’allievo pilota Lorenzo Nucheli, 19 anni.
Il Siai-Marchetti T-260B della scuola di volo è precipitato intorno alle ore 9 all’interno del Parco Nazionale del Circeo, a Sabaudia, dopo essere decollato da Latina Scalo meno di mezz’ora prima. Una testimone ha riferito di aver visto l’aereo entrare in avvitamento verticale, senza alcuna manovra di correzione o comunicazione radio. Tutti elementi che rafforzano l’ipotesi di una avaria meccanica fulminea.
Il velivolo, destinato all’addestramento basico a vista, non dispone di scatola nera, ma era dotato di un sistema di localizzazione satellitare che ha permesso ai soccorsi di raggiungere rapidamente l’area. L’impatto ha provocato un’esplosione seguita da un incendio, domato dai vigili del fuoco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo investigativo e il pubblico ministero Marco Giancristofaro, che è colui che sta coordinando l’inchiesta. Sono stati disposti accertamenti sui resti del motore e della fusoliera, con perizie affidate a esperti di aeronautica. L’obiettivo è accertare la natura del guasto e stabilire se ci siano state anomalie tecniche non rilevate nei controlli precedenti.
Le vittime
Il colonnello Mettini, in servizio dal luglio 2023 come comandante del 70° Stormo, era un istruttore con migliaia di ore di volo alle spalle. Accanto a lui c’era l’allievo Nucheli, che avrebbe compiuto 19 anni tra due settimane e stava completando il percorso di formazione per il brevetto militare, primo passo per accedere all’Accademia aeronautica.
Una dinamica fulminea
La mancata attivazione della procedura di emergenza con i seggiolini eiettabili e l’assenza di comunicazioni radio fanno ritenere che l’avaria sia stata repentina e non abbia lasciato margini di intervento ai due piloti. I corpi sono stati ritrovati nei rispettivi posti di comando, completamente carbonizzati. Gli investigatori attendono ora i risultati delle perizie tecniche per confermare se la tragedia sia stata determinata effettivamente da un guasto strutturale al velivolo.











