L’Italia non sa spendere i fondi comunitari, Procaccini suggerisce la strada

Nicola Procaccini

L’Italia non sa spendere le risorse comunitarie, l’eurodeputato pontino Nicola Procaccini di FdI promuove la soluzione attraverso il portale stradedeuropa.eu. Si tratta di uno strumento realizzato per rendere semplice e chiaro l’accesso ai finanziamenti europei, una guida per invertire il saldo negativo tra quanto il Belpaese versa all’Unione e quanto riceve.

Procaccini torna sull’argomento a fronte dei dati diffusi dalla Corte dei conti comunitaria.

“L’italia – afferma – continua ad essere uno dei maggiori contributori al bilancio dell’Unione Europea ma non è in grado di ottenere e spendere adeguatamente le risorse comunitarie, chiudendo nettamente in deficit il saldo. Se il nostro Paese non si attiva per un cambio di passo, corriamo il concreto rischio di non riuscire a spendere i fondi europei a disposizione e di perdere ulteriori finanziamenti per i conseguenti tagli previsti dall’Europa all’Italia per i prossimi anni, a causa della nostra incapacità di fare investimenti”.

E’ questo il forte richiamo lanciato dall’europarlamentare di Fratelli d’Italia-ECR, commentando appunto i dati diffusi dalla Corte dei Conti comunitaria (Sezione di controllo per gli Affari Comunitari), secondo cui nel 2018 l’Italia ha complessivamente versato nelle casse di Bruxelles la somma di 17 miliardi (con il +23,1 per cento rispetto all’anno precedente), mentre dall’Unione abbiamo ricevuto in totale nel 2018 la somma di 10,1 miliardi. Un deficit complessivo di quasi 7 miliardi di euro, di molto cresciuto dal 2016 quando era di 2,3 miliardi.

“Una deficit enorme, che cresce ogni anno, e che sta a testimoniare l’incapacità del nostro Paese nell’attuare programmazioni che permettano di ricevere dall’Europa una quantità di risorse almeno vicina alla nostra contribuzione annuale. Uno squilibrio preoccupante – continua Procaccini – che richiede una immediata inversione di tendenza per non rischiare di perdere ulteriori fondi. Una situazione grave e paradossale per un Paese come l’Italia che è alla continua ricerca di risorse da investire per fornire strumenti importanti alla nostra economia. Si rischia anche la beffa: se infatti l’Italia non dovesse riuscire a raggiungere adeguati livelli di investimento e di spesa dei fondi europei nella programmazione 2014-2020, (attualmente la percentuale è solo del 54%) potrebbe vedersi tagliati i fondi dalla stessa Unione Euroepa. Un rischio che non possiamo permetterci di correre e che ci deve vedere impegnati nel 2020 ad adottare concrete politiche di accesso e spesa dei fondi comunitari, con presentazione di progetti e relativi impegni di spesa”.

“Anche per questo ho deciso di mettere a disposizione di tutti: cittadini, imprese, enti, istituzioni uno strumento come il portale stradedeuropa.eu per poter valorizzare al meglio l’accesso alle risorse comunitarie, collegando con maggiore efficacia le nostre realtà produttive e istituzionali con i canali di accesso ai fondi europei”, conclude Procaccini.