Economia
di Ivan Simeone
i.simeone@virgilio.it

Sabato 5 luglio prenderanno ufficialmente il via i saldi estivi, anche se in qualche attività commerciale si sono già viste le prime “promozioni” ed i cosiddetti pre-saldi, iniziative che rischiano di snaturare il significato stesso del “saldo”.
Nel cuore della città, i commercianti del “Centro di Latina” propongono una “Notte Bianca”, con negozi aperti fino a mezzanotte. Un’occasione per fare shopping in orario serale, godendosi magari un po’ di fresco e un drink in compagnia.
I saldi rappresentano un’opportunità importante sia per le famiglie, che possono approfittare di sconti significativi, sia per i commercianti, che sperano in una boccata d’ossigeno per un’economia locale ancora in affanno.
Le statistiche, infatti, raccontano una situazione complessa: secondo le ultime analisi dell’ISTAT e della Banca d’Italia relative al Lazio, le famiglie continuano a limitare gli acquisti ai beni essenziali, nonostante lievi miglioramenti salariali.
La nostra economia, evidenzia Confesercenti nazionale (www.confesercenti.it) prosegue un percorso di crescita (principalmente per le grandi realtà industriali – aggiungo io) “ma i consumi delle famiglie mostrano segnali contrastanti: il reddito disponibile è in aumento, ma la spesa cresce meno del previsto. Colpa dell’incertezza, che spinge alla prudenza, ma non aiuta nemmeno l’aumento della pressione fiscale, che riduce il potere d’acquisto reale dei cittadini.”
Anche se i redditi sono in leggero aumento, i consumi restano fermi. Si nota, inoltre, un incremento dell’indebitamento delle famiglie, con un maggior ricorso a strumenti come la cessione del quinto e il credito al consumo. In parallelo, cresce anche la propensione al risparmio: secondo le stime, è aumentata dello 0,8% rispetto al primo trimestre del 2024. Preoccupa però il dato sulla pressione fiscale, salita nel primo trimestre 2025 al 37,3% del PIL, +0,5 punti rispetto all’anno precedente, come evidenziato da Confesercenti.
Guardando ai dati ISTAT sui consumi di giugno 2025, si registra una lieve crescita: +0,2% rispetto al mese precedente e +1,7% su base annua. I prezzi dei beni mostrano una leggera accelerazione, con un’inflazione che passa da +0,8% a +1,0%, mentre quella dei servizi cresce da +2,6% a +2,7%. Più marcato l’aumento dei prezzi dei beni alimentari e per la cura della casa e della persona, da +2,7% a +3,1%. In controtendenza, calano i prezzi dei beni energetici.
Tuttavia, queste variazioni percentuali, per quanto moderate, non cambiano il quadro generale di difficoltà economica che interessa la maggioranza delle famiglie italiane, sempre più attente e selettive nei propri acquisti.
In questo contesto, i saldi possono rappresentare un valido aiuto: un’opportunità per risparmiare senza rinunciare alla qualità.
Secondo un’analisi del Codacons, tra il 50% e il 55% degli italiani ha intenzione di approfittare dei saldi, con un interesse prevalente per il settore moda, capi stagionali e accessori.
Un’occasione da non lasciarsi sfuggire, soprattutto in un momento in cui ogni risparmio può fare la differenza.









