Maietta è di nuovo libero, il giudice si riserva sulle intercettazioni

Pasquale Maietta
Pasquale Maietta

Pasquale Maietta è di nuovo libero. Il Tribunale di Latina ha sciolto la riserva sull’ennesima richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati dell’ex deputato di Fratelli d’Italia accogliendola.

I difensori di Maietta, Leonardo Palombi e Filippo Dinacci, hanno presentato la richiesta al collegio del tribunale di Latina, presieduto dal giudice Valentini. Oggi la decisione. Maietta non era stato arrestato durante l’operazione Arpalo perché si era ferito ad una gamba con la motozappa, mentre faceva dei lavori in giardino. Soltanto mesi dopo era entrato nell’istituto penitenziario di Regina Coeli. Aveva quindi ottenuto gli arresti domiciliari il 17 dicembre del 2018. Oggi è un uomo libero.

Il processo naturalmente continua. Gli imputati, tra cui Paola Cavicchi e figlio Fabrizio Colletti, il ragioniere commercialista Salvatore Di Raimo, l’imprenditore romano Fabio Allegretti, Giovanni Fanciulli e  Pietro Palombi. E poi Roberto Noce, Maz Spiess, Pierluigi Sperduti, Paola Neroni e Ivano Allegretti, sono accusati a vario titolo di aver realizzato una presunta associazione per delinquere. L’obiettivo ipotizzato dai tre pubblici ministeri quello di commettere reati tributari, societari, di bancarottariciclaggio, trasferimento fraudolento di beni e corruzione.

Oggi davanti al giudice per le indagini preliminari Mario La Rosa, invece, i pubblici ministeri De Lazzaro e Bontempo e gli stessi avvocati di Maietta, hanno discusso in relazione all’utilizzabilità delle intercettazioni.

Intercettazioni disposte sul telefono del parlamentare, ma per le quali i pm non avevano chiesto l’autorizzazione a procedere al gip. Lo hanno fatto solo in un secondo momento e ora resta da capire se il giudice le autorizzerà o meno.

Secondo i difensori però non ci sarebbe più tempo per questa autorizzazione. Il processo è già in corso e il giudice per le indagini preliminari – a loro parere – non avrebbe in questa fase più potere giurisdizionale.

La Rosa si è riservato e prenderà la sua decisione nei prossimi giorni. In caso positivo invierà la decisione alla Camera che dovrà dare comunque il suo consenso. Le intercettazioni erano state dichiarate inutilizzabili sia dal Tribunale del Riesame di Roma che dal Tribunale di Latina.