Manifesti contro la pillola abortiva, Pugliese: “Insulto alla libertà e all’intelligenza delle donne”

Sui manifesti contro la pillola abortiva apparso qualche giorno fa a Milano, e poi in altre città, come anche nella Capitale, è intervenuta l’assessora regionale alle Pari Opportunità e Turismo del Lazio, Giovanna Pugliese.

“Le donne – ha detto -sono consapevoli delle proprie scelte. Decidono del proprio corpo e della propria vita. La pillola RU486, di recente ridisegnata dal Ministero della Salute, consente alle donne di portare avanti la difficile e dolorosa scelta di interrompere una gravidanza, in modo meno traumatico, sia sul piano fisico che psichico. Essere dalla parte delle donne significa rispettare le scelte di ciascuna, scelte libere e insindacabili. In questi giorni ho visto Roma e molte città di Italia coprirsi di manifesti contro la pillola abortiva RU486. Questi manifesti sono un insulto alla libertà e all’intelligenza delle donne tutte”.

Prima di lei erano insorti i gruppi a difesa delle donne, per esempio “Non una di meno”: “Non bastavano i negazionisti del covid, ci mancavano pure quelli della pillola RU486 e del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. È grave – hanno spiegato – che sia stata permessa l’affissione di una campagna di disinformazione medico-scientifica e di attacco ai diritti delle donne così plateale”. Insieme ad alcuni parlamentari avevano chiesto ed ottenuto la rimozione dei manifesti a Milano.

Nei manifesti si poteva vedere una donna a terra morta dopo aver morso una mela avvelenata, che secondo “ProVita e Famiglia” corrisponderebbe alla pillola abortiva. “È un manifesto indegno – aveva commentato anche Saviano – perché la pillola abortiva è un farmaco e non un veleno ed è vergognoso che i comuni abbiano autorizzato queste affissioni. Sabotare l’aborto significa sabotare la vita delle donne”.