Medici aggrediti, D’Amato: prevedere provvedimenti Daspo

Alessio D'Amato

“Ripristinare i posti di pubblica sicurezza all’interno degli ospedali e prendere provvedimenti di allontanamento, un ‘daspo urbano‘, per quei soggetti che in maniera reiterata compiono atti di violenza nei confronti del personale sanitario”. Sono le due proposte lanciate in una intervista al TgCom dall’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato in merito al tema delle aggressioni nei confronti del personale sanitario. 

“Stiamo parlando di un tema di ordine pubblico – continua D’Amato – ho scritto a tutti i Prefetti chiedendo che siano ripristinati i presidi delle Forze dell’Ordine all’interno delle strutture sanitarie. Stiamo parlando di aggressioni effettuate da soggetti già noti e che si ripetono nel tempo. Chiediamo una collaborazione affinché sia ripristinato un clima sereno, che permetta agli operatori di lavorare in piena sicurezza. I dati ci indicano un aumento delle aggressioni denunciate soprattutto nei Pronto Soccorso che ormai sono l’unico presidio dello Stato che rimane aperto al pubblico nell’arco delle 24 ore”.

Nella stessa giornata di oggi il presidente della commissione Sanità della Regione Lazio, alla luce dell’escalation di violenze registrate nelle ultime settimane sia nei grandi nosocomi della capitale, come pure nelle piccole strutture di provincia, ha chiesto al presidente D’Amato la convocazione urgente dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza degli operatori sanitari, al fine di predisporre tutte le azioni possibili a tutela di migliaia di professionisti del Lazio.

“Ricordo che nella veste di componente dell’Osservatorio – ha detto Giuseppe Simeone -, ho formulato una doppia proposta che prevede: 1) il miglioramento della fase dell’accoglienza nei Pronto Soccorso, 2) la presenza o l’implementazione della vigilanza nelle strutture ospedaliere, per dare adeguate garanzie di sicurezza agli operatori. Occorrono – ha concluso il presidente della commissione – a mio avviso azioni rapide e concrete che mirino a ridare prestigio e dignità alle professioni sanitarie, proteggendo e valorizzando il loro quotidiano indispensabile lavoro, al servizio, non va dimenticato, dei pazienti e di tutti i cittadini”.