Migranti stipati nei ripostigli dei treni per raggiungere la Francia, sgominati da Latina due gruppi criminali

Un momento della conferenza stampa tenuta oggi in Questura

La Squadra Mobile di Latina, in collaborazione con i colleghi liguri e lombardi, ha eseguito cinque provvedimenti di fermo di indiziato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con una serie di aggravanti. Gli arrestati sono africani di diverse nazionalità che gestivano il trasporto di migranti giunti in Italia, e ospitati nei centri di accoglienza, a Marsiglia, Nizza e Lione. Un sesto fermo deve essere ancora eseguito.

I provvedimenti, che hanno dato vita all’operazione odierna denominata Passeur, sono stati firmati dal sostituto procuratore Cristina Pigozzo alla luce delle investigazioni svolte negli ultimi due mesi dalla Squadra Mobile di Latina che hanno consentito agli inquirenti di individuare due gruppi criminali, uno con base tra Imperia e Ventimiglia e l’altro con base tra Milano e Pavia. I fermi sono stati emessi nel momento in qui si è temuto il peggio per i migranti in viaggio: uomini, donne e anche ragazzi minorenni non accompagnati stipati nei locali tecnici dei treni, nel vano motore e in altri luoghi angusti dei convogli.

Le indagini degli uomini del vice questore aggiunto Carmine Mosca, dirigente della Squadra Mobile della Questura di Latina, hanno preso il via nel momento in cui si è proceduto – per altri motivi – all’intercettazione di alcuni migranti ospiti a Latina presso i centri gestiti dalle cooperative Karibù e Quadrifoglio che attraverso conoscenti prendevano contatto con i due gruppi operanti nel Nord Italia. Volevano raggiungere la Francia senza protezione internazionale perché in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato o in possesso di un permesso di soggiorno temporaneo rilasciato per consentire il rientro in patria. Il contatto innescato con i due gruppi ha consentito agli investigatori di ricostruire la rete del traffico umano diretto soprattutto in Francia, ma anche in Svizzera, Germania e Francia, con una media giornaliera del trasporto di 10 migranti al giorno ad un prezzo variabile tra i 150 a 350 euro a “passeggero” a seconda dal luogo di partenza. Per andare a Lione i migranti si rivolgevano al gruppo operante tra Milano e Pavia; costo del “biglietto” tra 250 e 350 euro; il viaggio fino al confine tra il Piemonte e la Francia avveniva in auto, poi i migranti attraverso camminamenti montani entravano nel territorio francese da dove venivano caricati su altre auto dirette a Lione. Per andare a Marsiglia e Nizza, invece, si utilizzava il treno da Imperia, un viaggio allucinante e ad alto rischio ma ad un prezzo più economico tra i 150 e i 200 euro.

Alcune conversazioni intercettate hanno consentito di far luce sulle modalità con cui migranti pagavano i membri dell’organizzazione, e come questi, si dividevano i proventi illeciti. Il denaro veniva accreditato su carte Poste Pay in uso agli appartenenti al sodalizio criminale.

I provvedimenti di fermo sono stati eseguiti nei confronti di:

1)- ANIGOLEME Kossi nato in Togo il 22.01.1984, domiciliato in Imperia via Cesare Battisti, presso una delle sedi della Cooperativa Sociale l’Ancora di Riva Ligure;

2)-CAMARA David nato in Burkina Faso il 10.09.1997, domiciliato ad Imperia via Cesare Battisti, presso la Cooperativa Sociale l’Ancora;

3)-KONATE’ Yacouba nato in Costa d’Avorio il 15.05.1989, domiciliato ad Imperia via Cesare Battisti, presso la Cooperativa Sociale l’Ancora;

4)-BARRY Amadou Saikou nato in Guinea il 21.11.1969, residente a Vigevano (PV) via Cesarea nr 30;

5)- BAH Amadou nato in Guinea il 09.12.1993, residente a Milano via Privata Aquila.

Dalle indagini è emerso che i trafficanti facevano transitare verso la Francia una decina di migranti al giorno, tra cui molti minorenni non accompagnati. Di seguito una delle tante conversazioni intercettate.

Uomo: c’è un ragazzino mio piccolo che vuole andare in Francia;

Anigoleme Kossi : nhh nhh adesso dove sta?

Uomo: sta anche lui a Latina

Uomo: io passo il numero tuo al ragazzo così parlate.

Anigoleme Kossi: si ho capito! ti sto chiedendo che età hai dato?… Migrante: ho detto di avere 15 anni… Kossi: quella data che hai dichiarato è normale? Migrante: si! …”.

Uomo: …weeee mi hanno beccato …      Kossi: …come ti hanno beccato? … Uomo: mi hanno fatto fermare…

Kossi:       ahh perchè non hai detto che sei minore? ieri non ti ho detto di dire che sei minore…     Migrante: …ehh ho detto che sono minore, …quando mi hanno fermato gli ho dato il certificato di nascita, ho fatto del tutto ho anche pianto, gli ho detto che sono minore ma mi hanno detto di no …  Kossi:… sui documenti tuoi hai scritto che sei minore no? … Migrante: weee perchè sul mio certificato di nascita è scritto che sono minore di 15 anni …stiamo arrivando siamo tanti non sono solo, camminiamo a piedi per arrivare li (ndr Ventimiglia) …

Video intervista al dirigente della Squadra Mobile di Latina, dottor Carmine Mosca