Minaccia mafiosa: scorta per la Spinelli. Calandrini: ”Grave atto intimidatorio”

La Procura di Perugia contesta il reato di minaccia aggravata dal metodo mafioso nei confronti di tre esponenti della famiglia Ciarelli, tra cui Antoniogiorgio Ciarelli, per un episodio che avrebbe avuto come obiettivo Luigia Spinelli, oggi procuratore aggiunto a Latina. È quanto emerso durante l’udienza per l’applicazione della sorveglianza speciale a uno degli indagati, tenutasi ieri al Tribunale di Latina.

Secondo le indagini, i fatti risalgono all’ottobre scorso: in un locale della zona pub, gestito da un familiare del magistrato, uno degli indagati avrebbe pronunciato frasi intimidatorie riconducibili alla dottoressa Spinelli. La vicenda, sulla quale hanno indagato i Carabinieri del Comando provinciale di Latina, ha portato all’adozione di misure di protezione per il magistrato.

“Esprimo piena e convinta solidarietà al magistrato Luigia Spinelli, vittima di un grave atto intimidatorio di matrice mafiosa”, ha dichiarato il senatore Nicola Calandrini, presidente della Commissione Bilancio del Senato. “Un gesto vile che colpisce una servitrice dello Stato che ha sempre operato con coraggio e determinazione nella difesa della legalità. A Latina non può e non deve esserci spazio per nessuna forma di criminalità organizzata. Chi serve lo Stato non deve essere lasciato solo”.

Il procedimento penale nei confronti dei tre indagati è in fase di valutazione da parte della Procura di Perugia. I successivi accertamenti e le perquisizioni eseguite non hanno portato al rinvenimento di elementi rilevanti, ma l’episodio resta al vaglio degli inquirenti come indice di pericolosità.