“Da Lovato una condotta disumana e inammissibile”, così nell’ordinanza di custodia in carcere il gip di Latina ricostruisce quanto accaduto il 17 giugno tra le campagne di Borgo Santa Maria.
“Lovato carico il corpo nel furgone e separatamente, in una cassetta della frutta, l’arto amputato e, sempre Lovato, abbandona il corpo insieme al braccio a via Genova, dandosi poi alla fuga”, per il Tribunale di Latina l’indagato non voleva la morte del suo bracciante ma la sua condotta e le lucide modalità operative, sconfessate solo dalle sue dichiarazioni in cui diceva di essere sotto shock, hanno portato al decesso di Satnam Singh.
Le condizioni del 31enne, in stato di semi incoscienza, con un braccio amputato e con una copiosa perdita di sangue rendono per chiunque inevitabile la morte, sopratutto in assenza di un tempestivo intervento sanitario.
Sono i comportamenti successivi all’abbandono del corpo che “agromentano e caratterizzano la condotta omicidaria – scrive il Gip – proprio nei termini descrittivi del dolo eventuale. Lovato omette di chiamare i soccorsi, fugge con il furgone e provvede a ripulire il sangue, a principale finalità dell’indagato era di tutta evidenza quella di celare l’accaduto, d’altra parte, un suo lavoratore, irregolare sul territorio nazionale, privo di contratto, sguarnito di protezioni anti-infortunistiche e adoperando strumentazione da lavoro non certificata, si era amputato un braccio, perdeva copiosamente sangue e aveva subito altre gravi lesioni. Pur di nascondere e dissimulare la realtà, con condotta intenzionale, ha posto in essere tutti gli accorgimenti descritti, anche a costo di concretizzare l’evento mortale che, progressivamente, si poneva dinanzi a lui” conclude il Gip.
Sulla notizia dell’arresto di Lovato, arrivato in mattina, sono arrivate anche le parole del presidente della Comunità indiana del Lazio che ha così commentato:
“Stavamo aspettando questa notizia, eravamo arrabbiati. La cosa più brutta che ha fatto è stata quella di lasciarlo davanti alla sua abitazione invece di portarlo all’ospedale. Un incidente può capitare, ma non chiamare i soccorsi è inammissibile”.









