La Regione Lazio si schiera in prima linea contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo. Lo ha annunciato il presidente Francesco Rocca, intervenuto oggi a Sabaudia durante un incontro organizzato dai Consulenti del Lavoro.
«La Regione Lazio si costituirà parte civile nel processo per la morte di Satnam Singh, il bracciante indiano che ha perso la vita in modo inaccettabile nelle campagne pontine», ha dichiarato Rocca, sottolineando la tolleranza zero verso un fenomeno definito tra i più barbari.
L’agricoltura, settore trainante della provincia di Latina, non può essere macchiata da episodi di sfruttamento che ledono la dignità e i diritti fondamentali. Per questo motivo, la Regione ha già avviato una serie di interventi concreti: dall’insediamento di un Osservatorio Regionale contro il caporalato all’incremento del personale tecnico per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro.
Tra le misure chiave, Rocca ha citato il Piano Strategico sulla sicurezza e il progetto Soleil, finanziato con il Fondo Sociale Europeo per due milioni e mezzo di euro, che garantirà tutele, formazione e prevenzione per i lavoratori agricoli.
«L’ascolto e il dialogo con le tante imprese oneste, con le parti sociali e con le forze dell’ordine, saranno fondamentali per proseguire questa battaglia di civiltà. Il nostro obiettivo è salvaguardare la dignità di ogni essere umano», ha concluso il presidente della Regione.
La morte di Satnam Singh, simbolo di una piaga ancora troppo diffusa, è destinata a diventare il fulcro di un processo che la Regione Lazio intende seguire con attenzione, affermando il valore del lavoro come espressione di rispetto e dignità per ogni individuo.









