Norma, Fondi e Itri premiati da Legambiente Comuni “ricicloni”

Norma e Fondi sul podio, al secondo e terzo posto, nella classifica dei Comuni “ricicloni” di Legambiente. Un risultato importante perché sono tra i migliori in tutto il Lazio.

Sono stati diffusi i dati dell’Ecoforum 2020 del Lazio, di Legambiente con il contributo della Regione Lazio con dati forniti da Arpa Lazio. L’appuntamento si è svolto in diretta TV su Rete Oro e sulle pagine Facebook di Legambiente Lazio, La Nuova Ecologia e Rete Oro dove è possibile rivedere l’intero evento. Itri è invece comune plastic free.

Nell’appuntamento sono stati premiati ben 177 Comuni Ricicloni, erano appena 11 nel 2015 e 127 nel 2019. Sul podio del premio 2020, come comuni “ricicloni” e “rifiuti free”: Corchiano (RM) con l’85,7% di differenziata, Norma (LT) 84,7% e Fondi (VT) 84,4% che è anche primo tra i comuni con più di 5.000 abitanti.

Tra i piccoli comuni sotto i 5.000 abitanti sono 6 quelli tra le prime 10 posizioni e 113 tra tutti quelli ricicloni. Il comune più riciclone oltre i 50.000 abitanti è Velletri (RM) con il 78,2%, Morlupo (RM) premiato tra i comuni medi e Canale Monterano (RM) tra i piccoli. Premiati anche Paliano (FR) comune Plastic free e i primi 3 comuni Plastic Free, per differenziata, Patrica (FR), Castelnuovo di Porto (RM) e Itri (LT). Sant’Ambrogio sul Garigliano (FR) per la quantità di rifiuto pro-capite più bassa; Collalto Sabino (RI) per il miglior aumento della percentuale di differenziata e Fiumicino (RM) per il maggior numero di tonnellate assolute raccolte nella frazione organica.

“In questa edizione di EcoForum regionale e premio Comuni Ricicloni, protagonisti indiscussi sono i sempre più numerosi comuni che stanno mettendo in campo con le buone pratiche nel ciclo dei rifiuti – ha detto  Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Dopo anni di lavoro e di accompagnamento da parte della nostra associazione, con la metà dei Comuni del Lazio che ha ormai varcato la soglia fatidica del 65% e la percentuale complessiva regionale oltre il 50% di differenziata, la nostra regione viaggia verso l’economia circolare.

Tante buone notizie quindi: l’arrivo del Piano Regionale, le barriere acchiappa plastica sul Tevere e l’Aniene, le raccolte dei rifiuti tirati fuori dal mare dai pescatori, le tante aziende virtuose che lavorano per ammodernare e rendere più ecosostenibili i propri cicli produttivi o le proprie modalità di raccolta, conferimento e gestione dei rifiuti. Il tutto avviene poi nonostante Roma che trascina verso il basso tutte le statistiche, con la capitale all’anno zero sui rifiuti.

La sfida ora è andare verso il porta a porta ovunque, l’applicazione della tariffazione puntuale e la realizzazione di impianti per l’economia circolare sui territori, a partire dai Biodigestori Anaerobici per l’organico. Vogliamo stimolare intraprendenza nel proporli, coraggio nell’accettarli e coerenza nel vedere nell’impiantistica di gestione del ciclo dei rifiuti, una delle chiavi fondamentali dello sviluppo sostenibile; perché non sia più considerata alla stregua di qualsivoglia impianto produttivo ma, come nell’immaginario collettivo vengono percepiti i depuratori dei reflui fognari, cioè strutture utili, necessariamente diffuse e capillari, in grado di trasformare realmente i rifiuti in risorsa e accendere la scintilla della green economy e dello sviluppo sostenibile”.

La raccolta differenziata secondo i dati di Legambiente cresce nel Lazio di circa 4.87 punti percentuali, raggiungendo il 52,31%; era del 47,34 nel 2018 (+5% in un anno) e del 32,5% nel 2014 (+20% in 5 anni), ancora sotto media nazionale che nell’anno 2018 era del 58,18%. La produzione regionale di rifiuti di 3.038.444 tonnellate in live aumento nel 2019 di circa 11 mila t. La differenziata aumenta di 153.300 tonnellate nel 2019 con un incremento della quantità di del +10,7%.  La produzione procapite supera i 518 kg/ab annui (sopra la media nazionale di 499,75 kg/ab.*anno nel 2018 ma al di sotto di quella riferita alle regioni della ripartizione centrale della penisola di 547.76 kg/ab*anno). Tra le province la più virtuosa è Rieti, con il 58,66% di differenziata con un distacco con le altre province comunque sotto i 7 punti percentuali come si può evincere dalla tabella, ultima provincia del Lazio è quella di Roma dove la media viene abbassata dal dato della Capitale.

“I dati registrati da Ecoforum di Legambiente evidenziano la crescita del Lazio nella raccolta differenziata e nella corretta gestione dei rifiuti – ha dichiarato Massimiliano Valeriani Assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio -. Per la prima volta la media regionale supera il 50%, attestandosi al 52,31% con un aumento di circa il 5% in un solo anno. Un risultato straordinario conseguito grazie alle politiche e ai finanziamenti dell’Amministrazione regionale, che ha investito oltre 80 milioni di euro per la realizzazione di isole ecologiche e compostiere. Ma anche grazie all’impegno di tantissimi Comuni, che hanno creduto nello sviluppo della raccolta differenziata. Unica grande criticità resta il Comune di Roma, che continua a registrare performance negative. Ora con il nuovo Piano Rifiuti regionale contiamo di migliorare ancora e di raggiungere il 70% di differenziata entro il 2025, favorendo anche la riduzione della produzione dei rifiuti e l’affermazione dell’economia circolare”.