Nuovo ospedale a Latina, pressing del Consiglio regionale su Coletta

Angelo Tripodi

Focus sull’ospedale di Latina e sulla sanità pontina oggi nella seduta di Consiglio regionale. A dare il “la” all’approfondimento è stata la mozione presentata dai consiglieri della Lega, Angelo Tripodi, Daniele Giannini e Daniela Corrotti, poi ritirata, ma che ha spinto l’assessore al ramo Alessio D’Amato a confermare una serie di iniziative messe in campo dall’amministrazione di Nicola Zingaretti.

Con la sua mozione la Lega chiedeva di sostenere la validità del protocollo d’intesa “Latina Ospedale Sicuro”, siglato tra l’Asl di Latina e il Comune di Latina, per la realizzazione del nuovo nosocomio presso Borgo Piave.

Tripodi, nel corso del suo intervento di presentazione dell’iniziativa, ha motivato il rilancio del protocollo di oltre 15 anni fa per le difficoltà in cui il Goretti si trova ad operare soprattutto per una questione di spazi.  “La Regione Lazio – ha detto il capogruppo leghista pontino – ha stanziato delle economie per l’allargamento del pronto soccorso, che però non ottempera alle esigenze del territorio. Soprattutto dopo che l’Amministrazione Zingaretti ha chiuso una serie di punti di primo soccorso su tutta quella zona, tante persone usano l’ospedale Goretti, in modo particolare il pronto soccorso, per le proprie esigenze sanitarie. Ammonta ad oltre 300.000 il numero di persone che usa l’ospedale e il pronto soccorso del Goretti. Oggi c’è l’esigenza, e abbiamo anche l’opportunità, in virtù di un protocollo d’intesa nato nel 2003, proprio tra Comune di Latina e Regione Lazio, di realizzare il nuovo nosocomio sul territorio di Latina, in modo particolare nella zona di Borgo Piave”.

Lo scopo della mozione era quello di chiedere l’impegno della Giunta Zingaretti a portare avanti il protocollo d’intesa per la realizzazione del nuovo ospedale, “per creare un ospedale sicuro, vicino a un’arteria importante, quella della Pontinia, che permetterebbe anche a tante altre città, Aprilia, Cisterna, Cori e quante altre circondano il comune di Latina, di arrivare nel più breve tempo possibile a un pronto soccorso adeguato al territorio”.

Alessio D’Amato

L’assessore D’Amato in tutta risposta ha ricordato al consigliere Tripodi che l’aula si era già espressa sul medesimo argomento approvando una mozione che impegnava la Giunta regionale, nel momento in cui vi era la bollinatura dell’uscita dal commissariamento, a sostenere e individuare concretamente uno studio di fattibilità sulla nuova edificazione dell’ospedale di Latina. “Richiamare un’ipotesi di lavoro di sedici anni fa – ha detto l’assessore regionale – in un contesto completamente cambiato circa la programmazione nazionale e i vincoli, credo che sia un ritorno al passato che non aiuta la soluzione dei problemi… Comunque, quest’Amministrazione ha inteso sostenere per oltre 12 milioni l’ospedale di Latina con un importante finanziamento per la costruzione di una nuova ala, pari a 9,4 milioni, con un investimento di 2,7 milioni per le attrezzature. Su questo siamo in attesa della progettazione esecutiva, per poi andare in gara con i lavori, che sono già stati finanziati e stanno nella progettazione conclusiva”.

Per quanto riguarda la chiusura dei punti di primo intervento D’Amato ha detto che “questo, non solo non è avvenuto, ma c’è stata anche una discussione unanime all’interno dell’aula alla quale la Giunta si è attenuta”.

“Anche tutto il percorso di riordino della rete ospedaliera della provincia di Latina – ha precisato l’assessore – fu fatto con il decreto dell’allora Presidente Polverini, che ha deciso all’epoca anche di intervenire su Cori, Priverno e Sezze, il decreto n. 80. Con queste argomentazioni e per il fatto che già il Consiglio regionale si è espresso, il parere è negativo su questa mozione”.

Salvatore La Penna ed Enrico Forte

Presenti in aula anche i due consiglieri pontini del Pd, Enrico Forte e Salvatore La Penna, che hanno voluto dare un contributo sull’importante argomento.

In particolare, Forte riprendendo le parole dell’assessore sulla precedente mozione approvata per l’individuazione concreta di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un nuovo ospedale a Latina ha sottolineato che la stessa necessiti anche di un’iniziativa da parte dell’amministrazione comunale di Latina. “Il sindaco di Latina – ha detto Forte – è presidente della Conferenza dei Sindaci… Consigliere Tripodi, penso che dovremmo, congiuntamente, in maniera unitaria, creare un’interlocuzione anche formale chiedendo al Presidente della Conferenza dei Sindaci, sulla sanità, un incontro, alla presenza dei consiglieri regionali, in cui mettiamo all’ordine del giorno questo punto. Dopodiché, interloquiamo con la Regione, capiamo con la Regione quali sono le risorse”.

Il consigliere La Penna ha sottolineato che nel Piano Sanitario regionale 2010-2012 già si evidenziava la possibilità di verificare le condizioni, a Latina, di un nuovo ospedale, di una nuova struttura ospedaliera, anche attraverso un progetto di finanza che rispondesse sia alle esigenze dell’utenza che al tema della didattica e della ricerca universitaria, immaginando che vi fosse la possibilità, con l’uscita dal commissariamento straordinario, di poter utilizzare i fondi dell’articolo 20 della legge 67 del 1988 sull’edilizia sanitaria.

Nel suo intervento il consigliere, pur riconoscendo le buone intenzioni della mozione della Lega, ha spiegato che quella già approvata all’unanimità, presentata dal Pd, ha una doppia valenza, ovvero di guardare sì ad un nuovo ospedale (che presuppone tempi lunghissimi) ma anche continuare la riqualificazione del Goretti che è Dea secondo livello: “Quell’ordine del giorno – ha detto La Penna – teneva in piedi una doppia esigenza: l’esigenza di una riqualificazione continua del Goretti e l’esigenza di creare i presupposti per la costruzione di una nuova struttura. Io credo che su questo doppio binario noi dobbiamo muoverci”.

Il capogruppo della Lega, condividendo la proposta di Forte di istituire un tavolo con il Presidente della Conferenza della Sanità della provincia di Latina, quindi il sindaco Damiano Coletta, ha espresso la volontà di coinvolgere sia l’Inail, che ha delle economie importanti da poter trasmettere sui territori per realizzare queste opere, sia il Governo nonché l’Università.

La mozione è stata quindi ritirata.