Omicidio Elisa Ciotti, chiuse le indagini: Trabacchin verso il rinvio a giudizio

Cisterna

Chiuse le indagini per l’omicidio di Elisa Ciotti, a Cisterna. Il marito della donna, Fabio Trabacchin, ha confessato di averla uccisa al termine di una lite con un martello che non è mai stato trovato. Ora il 36enne, difeso dagli avvocati Luca Melegari e Fabrizio Mercuri, si attende la richiesta di rinvio a giudizio che sarà deciso in udienza preliminare.

L’uomo si trova, dal 10 giugno 2019, data del femminicidio, nel carcere di via Aspromonte, a Latina. I suoi avvocati non hanno mai presentato richiesta di scarcerazione o di una misura meno afflittiva, né hanno fatto ricorso al Tribunale della libertà.

Dopo il dramma il 36enne aveva vagato tra le campagne, prima di tornare in stato confusionale davanti l’abitazione. Nel frattempo la figlia di 10 anni, che potrebbe aver assistito al delitto, aveva trovato la madre riversa nel letto e aveva chiamato un parente stretto, poi la corsa inutile dell’ambulanza e le sirene dei carabinieri e della polizia erano arrivate in via Palmarola.

Trabacchin si era poi messo a disposizione spiegando anche di aver lanciato il martello in un terreno sulla Pontina. Le ricerche erano durate ore, ma senza esito.