Orrore a Priverno, cane ucciso a fucilate da un cacciatore

PRIVERNO- Si è avvicinato troppo al recinto delle pecore di un cacciatore e per questo ha pagato con la vita. La vittima è un cagnolino di taglia media, del peso di circa 10 kg, “accusato” di aver sbranato alcuni giorni fa la pecora del cacciatore, vicino di casa della famiglia che si stava prendendo cura di lui in attesa di adottarlo definitivamente.

“L’accaduto è gravissimo sia perché assistiamo al milionesimo animalicidio immotivato ed evitabile, ma anche per il pericolo per l’incolumità pubblica” – ha dichiarato Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani. Il cacciatore, infatti, a quanto ricostruito, avrebbe sparato ad altezza d’uomo, con la possibilità di colpire i ragazzi che si trovavano sul luogo.

“Questo cacciatore, ha mostrato di essere un individuo pericoloso per la società e non in grado di detenere arma da fuoco. L’Associazione Nazionale Animalisti Italiani ha scelto di seguire a livello processuale la terribile vicenda. Ci batteremo per avere il massimo della pena. Ringraziamo i Carabinieri, prontamente intervenuti sequestrando fucile e cartucce”, ha continuato Riccardo Manca, Vicepresidente degli Animalisti Italiani.

La giustizia deve fare il suo corso, ma il governo deve inasprire le pene per i reati contro gli animali, si legge nel comunicato di Animalisti italiani, sia in termini di aumento dei periodi di detenzione che delle sanzioni. A oltre 15 anni dall’approvazione della legge 189 contro i maltrattamenti degli animali, è arrivato il momento di aggiornare la normativa. Un gesto di civiltà non più procrastinabile che viene sistematicamente “classificato” come questione marginale dalle istituzioni e dalla politica tutta.