“Patto di collaborazione per assistenza ai disabili”. Valletta insoddisfatto

Roberto Lessio

Il servizio di assistenza ai bagnanti portatori di disabilità sarà gestito attraverso un patto di collaborazione complesso. Questa la risposta dell’assessore all’ambiente del Comune di Latina Roberto Lessio all’interrogazione presentata oggi in question time dal consigliere della Lega Vincenzo Valletta.

Nel segnalare la necessità di una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale all’accesso al mare delle persone con disabilità fisiche, Valletta aveva chiesto in che modo l’amministrazione intendesse supportare la strada già tracciata dalla meritoria iniziativa di Vincenzo Armeni che ha sposato la causa degli utenti “pigrotti” (nel senso affettuoso del termine usato dallo stesso Armeni), collocando sulla spiaggia anche una pedana in legno in grado di consentire agli stessi di poter raggiungere la battigia e fare il bagno. “Ringrazio l’assessore della risposta, ma sono del tutto insoddisfatto dall’aver appreso che il Comune di Latina affiderà il servizio attraverso un patto di collaborazione. Mi aspettavo dell’altro, un qualcosa di più strutturato per una città come latina con oltre 120mila abitanti”.

Lessio ha ricondotto il tema anche ad altre iniziative già intraprese dal Comune con la dotazione delle pedane blu e di sette sedie job messe a disposizione di altrettanti titolari di stabilimenti. “Ci sono 28 lidi – ha replicato Valletta -, mi sembra davvero poco”.

Ad ogni buon contro l’assessore ha dato notizia che l’ente risponderà ad un bando della Regione Lazio, che scade ad Aprile, per l’ottenimento di contributi che vanno da 500mila euro fino a tre milioni di euro, per il rifacimento di tutte le passerelle del lungomare.

Inoltre, Lessio ha detto che per le altre iniziative, simili a quelle di Armeni, sarà necessario ricondurre il tutto in azioni legittime e a norma: “In passato abbiamo visto utilizzare, per l’accompagnamento dei disabili alla battigia, ponteggi edili. E’ chiaro che questo non sarà più consentito, anche se comprendiamo le buone intenzioni”.