Permessi di soggiorno con documenti falsi, commercialista di Latina nei guai

Carmine Mosca ed Elio Beneduce della Squadra Mobile di Latina

Una commercialista, 68enne, operante a Latina è stata raggiunta oggi da un’ordinanza di misura cautelare del divieto ad esercitare la propria professione. Il provvedimento è stato eseguito dalla Squadra Mobile di Latina ed è stato emesso dal Gip Pierpaolo Bortone su richiesta del procuratore aggiunto Carlo Lasperanza. La professionista risulta al centro di un’indagine della Polizia di Stato – Squadra Mobile e Ufficio immigrazione della Questura di Latina, relativamente ad alcuni procedimenti amministrativi per il rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno e di ricongiungimento familiare. Il personale dell’ufficio Immigrazione ha accertato alcune irregolarità sulle posizioni di svariati cittadini extracomunitari. Sulla base delle informazioni ricevute dai connazionali di questi ultimi, gli stranieri si sarebbero rivolti alla commercialista, la quale si sarebbe adoperata, dietro compenso, per procurare falsamente la documentazione attestante la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato e del reddito minimo richiesto dalla legge, al fine di ottenere il permesso di soggiorno o il ricongiungimento, inducendo in errore il pubblico funzionario competente. La commercialista è indagata per i delitti di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falsità ideologica del privato in atto pubblico, avendo tentato la professionista di indurre in errore i pubblici Ufficiali dell’Ufficio Immigrazione che, sulla base della falsa documentazione fornita dalla stessa, avrebbero dovuto rilasciare i titoli di soggiorno.

Nella mattinata odierna, gli agenti della Squadra Mobile hanno notificato il provvedimento alla commercialista, al suo difensore nonché all’ordine dei commercialisti della provincia di Latina.