“Il Piano ci consegna un quadro di regole e ambiti operativi chiari e concreti. Presto gli agricoltori che operano nel perimetro del Parco e nelle adiacenze avranno finalmente un quadro di certezze in forza delle quali programmare uno sviluppo lineare delle attività produttive”. Così Pietro Greco, direttore Coldiretti Latina, dopo il confronto avuto presso la sede nazionale di Coldiretti a Roma con Paolo Cassola, direttore del Parco nazionale del Circeo.
“Come ente abbiamo avviato dal 2016, per la prima volta nella storia del Parco – ha precisato Cassola -, un importante lavoro di confronto sulle criticità e opportunità del comparto direttamente con le aziende e categorie, coinvolgendo anche la Regione Lazio e il Mipaaf. La prima certezza che dà il Piano è ad esempio, con le zone C3, la certificazione della destinazione d’uso agricola di molte aree coltivate da decenni, alla quale seguiranno attività congiunte per valorizzare, in modo sostenibile, le produzioni agroalimentari e gli allevamenti zootecnici, puntando anche a risolvere la questione dei bufalari ospitati nel Parco. Anche per questo abbiamo attivato uno sportello a disposizione degli utenti per ogni informazione. Al tavolo abbiamo inoltre condiviso con Coldiretti un percorso di lavoro, che coinvolgerà direttamente gli imprenditori agricoli, sul superamento delle criticità (acqua, trattamenti, filiera, trasformazione) su progetti specifici, ma anche per intercettare le tante opportunità offerte dai bandi del Psr (Piano di sviluppo rurale) per avviare, incentivandolo, il processo di riconversione delle coltivazioni da convenzionali ad integrate e biologiche, agevolare il recupero e altre destinazioni d’uso degli edifici dismessi e sviluppare la multifunzionalità delle aziende e il turismo rurale”.
Degli 8.000 ettari del Parco 1.540 ospitano attività agricole. Sono 64 gli ettari – ben 63 nel comune di Sabaudia – sui quali insistono produzioni in serra. “Ci avviamo verso la fase finale del procedimento di approvazione del piano e il confronto è stato prezioso – ha commentato Carlo Crocetti, presidente Coldiretti Latina – per fissare le tappe del processo di affinamento della sostenibilità di una agricoltura che, nella rispettosa convivenza col patrimonio ambientale, dovrà generare nuove occasioni di crescita, anche economica, a vantaggio della comunità locale”. A presiedere i lavori è stato Stefano Masini, responsabile area Ambiente e Territorio della Coldiretti. “Agricoltura e zootecnia tornano finalmente al centro della programmazione delle attività nell’area protetta ed è la strada – ha dichiarato Masini – per la ottimale tutela della biodiversità. Un piano che accoglierà le indicazioni che abbiamo fornito favorirà la crescita sostenibile delle attività agricole e sarà una base di partenza straordinaria per lo sviluppo della comunità che opera dentro e nelle adiacenze del Parco del Circeo”.