Politici e clan, Coletta: “Riccardo ci ricorda l’esistenza del sistema Latina”

Damiano Coletta

Il sindaco Damiano Coletta, dopo le dichiarazioni del pentito Riccardo Agostino, torna su quello che chiama il “sistema Latina” e annuncia un incontro pubblico.

“Non voglio essere giustizialista – ha detto – sono da sempre garantista ma penso che le ultime dichiarazioni dei pentiti nel processo Alba Pontina abbiano valore importante: ci ricordano dell’esistenza del ‘sistema Latina’ che aveva stremato e umiliato questa città. Un sistema tentacolare che attraverso alcuni noti personaggi riusciva, direttamente o indirettamente, ad arrivare ovunque e questo è ciò da cui dobbiamo difenderci ad ogni costo, ancora oggi.

È nostro dovere continuare sulla strada già intrapresa, quella della legalità, della certezza delle regole e delle procedure. Dobbiamo mantenere alta la guardia affinché non si ripresenti il malaffare che per troppi anni ha condizionato lo sviluppo della città. Penso sia arrivato il momento di condividere queste riflessioni in un incontro pubblico su quella che ormai rappresenta una vera e propria questione morale”.

“Le dichiarazioni (di Riccardo, ndr), che i giudici valuteranno con attenzione – gli ha fatto eco il consigliere regionale del Pd Enrico Forte – impongono, da parte delle istituzioni e della politica, una seria riflessione. Penso che tutta la classe dirigente debba prendere un serio impegno con l’intera comunità affinché la battaglia per la legalità non sia un banale slogan, ma abbia una reale sostanza e diventi un patrimonio di tutti.

Per quanto riguarda il Pd, mi sono fatto promotore di un intervento dei vertici nazionali, in particolare degli esponenti della commissione Antimafia, auspicando che Latina possa avere maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Alla stessa commissione d’inchiesta chiedo di celebrare proprio nel capoluogo una seduta dove possano essere ascoltati i candidati sindaci alle elezioni del 2016, così come chiese il presidente Morra”.

Il coordinatore comunale della Lega di Latina, Armando Valiani e Massimiliano Carnevale, invece rispondono alle dichiarazioni rilasciate in mattinata da D’Achille: “Moralista a seconda delle convenienze – lo accusano – sul caso Upper deve ancora spiegare perché è socio di una cooperativa selezionata dal Comune di Latina”.

“Da un lato, come la stragrande maggioranza della sinistra di questo Paese, usa le vicende giudiziarie per attaccare i suoi avversari, salvo trincerarsi dietro l’autoassoluzione quando invece viene toccato in prima persona da vicende che se si fossero verificate sotto l’amministrazione di qualsiasi altra forza politica avrebbero scatenato la sua verve giustizialista e moraleggiante.

D’Achille infatti sarebbe più onesto se ricordasse le vicende legate al suo assessore all’ambiente condannato per calunnia, se pur con sentenza ancora non definitiva, invece di tentare di sfruttare, in maniera goffa, azioni giudiziarie di soggetti terzi sperando di minimizzare su questioni che lo vedono coinvolto in prima persona”.