Pontina, il Ministero: subito la messa in sicurezza. Simeone e Forte: la Roma-Latina resta opera strategica

“In relazione al progetto di costruzione dell’autostrada Roma-Latina, si fa presente che ogni azione amministrativa attivata dal Mit sull’opera è da considerarsi unicamente quale atto dovuto rispetto alla necessità di tutelare l’Amministrazione da richieste risarcitorie in sede
giurisdizionale, e non ha alcuna valenza in relazione alle decisioni politiche sull’infrastruttura, che saranno assunte in un dialogo già programmato con la Regione Lazio, dialogo che auspichiamo possa essere proficuo”. Lo dice il Ministero delle infrastrutture in una nota. “Piuttosto, non può più attendere la messa in sicurezza
della Pontina. Tantissimi cittadini utilizzano una statale tra le più affollate e pericolose d’Italia. Questo Ministero è già al lavoro per garantire in tempi brevi all’importante
arteria standard di sicurezza e di qualità degni di un Paese europeo, rimediando così ad anni di incuria e insipienza politico-amministrativa”, chiude la nota del Ministero.

“Non possiamo che apprendere con la massima soddisfazione – commenta subito il pontino Giuseppe Simeno, consigliere della Regione Lazio – della decisione del Ministero per le infrastrutture di investire risorse per la messa in sicurezza della Pontina e per garantire ‘in tempi brevi all’importante arteria standard di qualità degni di un Paese europeo’. Si tratta di interventi non rinviabili, che sollecitiamo da tempo, e che vanno fatti con estrema rapidità soprattutto a fronte della stagione delle piogge ormai pronta ad entrare nel vivo e che ogni anno non fa che peggiorare il degrado già consistente in cui versa l’unica strada che collega Latina a Roma. E’ impensabile continuare a percorrere la Pontina tra gimkane causate dalle buche che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini e che sono tra le cause primarie dei quotidiani incidenti che si verificano su questa strada aumentando i disagi. Così come è inaccettabile che, a causa dello stato disastroso in cui versa il manto stradale, pendolari ed aziende siano costrette a percorrere la Pontina con limiti di velocità fissati a 60 chilometri orari. Ai lavori di messa in sicurezza della Pontina dobbiamo comunque parallelamente affiancare, con decisione e determinazione, la definizione degli strumenti migliori per arrivare rapidamente alla realizzazione della Roma – Latina. Un progetto su cui non dobbiamo e non possiamo arretrare di un solo passo perché rappresenta l’unica risposta concreta alle esigenze di infrastrutturazione del Lazio e di collegamento tra la provincia di Latina e la regione con il resto dell’Italia e dell’Europa assicurando alle aziende l’accesso ai mercati e a quella competitività da cui per decenni sono escluse”.

“Oggi la Regione Lazio ha ribadito ulteriormente come l’autostrada Roma-Latina rimanga un’opera strategica, e che sarà avviato un confronto serrato con il Ministero delle Infrastrutture per perseguire l’interesse pubblico nella maniera migliore così da sfruttare le autorizzazione che rimarranno ancora valide per un biennio”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale del Pd Enrico Forte che ha chiesto la convocazione della VI commissione regionale Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità e trasporti celebrata nella giornata di oggi, e alla quale hanno partecipato l’Assessore regionale Alessandri, il presidente di Autostrade Lazio Luigi Barone e l’amministratore delegato di Anas Gianni Armani.

“La seduta di commissione rappresenta, di fatto, la ripresa di un percorso che si era interrotto dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato. Anas e Autostrade del Lazio hanno consentito di fare chiarezza su questo punto: occorre precisare – ha dichiarato Forte – che il pronunciamento del Cds di fatto annulla la lettera di invito e non l’iter della gara in toto. Fermo restando un dovuto approfondimento giuridico sul punto, come peraltro esplicitato nell’intervento del presidente Barone, e che non possiamo accumulare ulteriori ritardi, ritengo che la disponibilità della Regione Lazio sia da assumere come punto fermo per non perdere l’opera. I numeri illustrati durante la seduta  – prosegue Forte -rappresentano già una risposta alla necessità di realizzare l’autostrada, mentre altre proposte di natura ideologica non rispondono alle reali esigenze di pendolari e imprese che costantemente sfruttano l’asse viario esistente. Gli 87mila veicoli al giorno, e di questi circa 37mila mezzi pesanti, disegnano il quadro di una vera e propria emergenza di fronte alla quale una pur necessaria messa in sicurezza non sarebbe risolutiva. Il chiaro indirizzo politico espresso già dal presidente Zingaretti e ribadito dall’assessore Alessandri va assunto insieme a quanto suggerito in commissione: compiere i passi giusti per non pregiudicare la realizzazione dell’opera. Tempi e modi andranno valutati con precisione, visto che di opera strategica si parla dal 2001 e che il bando è stato emanato nel 2014». Ricordiamo che l’opera si avvale di uno stanziamento del Cipe pari a 468 milioni di euro e che mancano all’appello le risorse per la “Bretella Cisterna-Valmontone, l’altro elemento irrinunciabile per rendere efficace l’infrastruttura connettendo la provincia di Latina all’A1”.