Pontinia, convocato consiglio comunale sull’alluvione

E’ stato convocato per il prossimo 9 dicembre il consiglio comunale di Pontinia fortemente richiesto dall’opposizione per parlare dell’alluvione del 3 dicembre scorso.

I consiglieri comunali di opposizione, Simone Coco, Daniela Lauretti e Paolo Torelli, nel novembre scorso (dopo l’eccezionale ondata di maltempo del 25 novembre), avevano chiesto la convocazione urgente di una commissione o un consiglio comunale alla presenza dei rappresentanti del Consorzio di bonifica dell’agro pontino.

Allora la Regione Lazio non deliberò lo stato di calamità. Oggi sono tornati a chiedere chiarezza con un’interrogazione, sottoscritta anche dalla Lega.

“Dalle notizie apprese Pontinia ha beneficiato di 499mila euro per la messa in sicurezza del Fiume Sisto. A suo modo il Consorzio di Bonifica ha ottenuto, per le migliorie degli impianti, dell’importo di 470mila euro, relativi alla sistemazione dei sifoni e la revisione dei motori dell’impianto idrovoro di Mazzocchio, e per complessivi 220mila euro, per la sostituzione di elettropompe obsolete – hanno spiegato i consiglieri – con macchinari di nuova generazione presso gli impianti idrovori della Striscia, a Pontinia e in località Sega, a Terracina. Dalle informazioni in nostro possesso sembrerebbe che le paratie di foce Sisto, nelle prime ore del mattino (ore 6:30/7:00 circa) del 3 dicembre fossero chiuse”.

Chiedono quindi di sapere quando e come il finanziamento di 499.000 euro per il fiume Sisto è stato utilizzato, se utilizzato e se l’amministrazione sia a conoscenza delle tempistiche delle migliorie da effettuare sugli impianti di bonifica oltre che della qualità e della quantità dei lavori di manutenzione di varia natura effettuati, sul territorio, da parte del consorzio di Bonifica, e, nel caso non ne fosse a conoscenza, se ha intenzione di richiedere una lista degli stessi.

“Riteniamo – hanno concluso – a tal fine chiedere al sindaco di ottenere i registri di apertura e chiusura delle paratoie e un consulto tecnico per capire se tale apertura o chiusura abbiano avuto un ruolo sull’alluvione del nostro paese, nonché valutare la possibilità di nominare un legale per studiare eventuali azioni o omissioni delittuosi commessi da altri enti o soggetti e l’opportunità di agire anche in difesa del danno di immagine arrecato al nostro Comune”.