Pontinia, il comitato di Mazzocchio: la Sep ha chiesto l’aumento dei rifiuti da trattare, una beffa

Sigilli apposti un anno fa alla Sep di Pontinia

“Sul sito ufficiale della Regione Lazio sono stati pubblicati gli atti con cui la proprietà dell’impianto Sep di Pontinia ha chiesto la modifica non sostanziale della propria autorizzazione per aumentare le ‘quantità annue conferibili e trattabili già autorizzare da 49.500 tonnellate a 60.000’”. Ne dà notizia il comitato di Mazzocchio, denunciando “sinistre manovre”.

Il comitato auspica “che i rifiuti prodotti da una determinata provincia vengano lavorati e smaltiti nel territorio che li produce”, svelando che l’istanza presente sul sito istituzionale “è datata marzo 2018”, mentre nella commissione ambiente della Regione “tanto voluta da maggioranza ed opposizione agli inizi di settembre per discutere del caso Sep non se ne è parlato”. “Come mai – chiede il comitato di Mazzocchio – non c’è ancora una bocciatura ufficiale per la richiesta di un’azienda che risulta ancora sotto processo a causa dei miasmi prodotti? La Regione – si legge in una nota stampa del comitato – da una parte ci invita a riunioni poco utili e dall’altra però continua a non informarci delle novità riguardanti la Sep, che insiste sul territorio per il quale ci battiamo. Una richiesta che abbiamo presentato prima dell’estate quando tentammo un accesso agli atti a cui non abbiamo mai ricevuto riscontro”.

La battaglia del comitato dura da anni: “Sul finire del 2017 – scrive il comitato – la stessa Regione ha autorizzato l’avvio delle attività della Sogerit che sorge accanto alla Sep e fa parte dello stesso gruppo imprenditoriale. Questo impianto riceve rifiuti biodegradabili da cucine e mense, li pretratta (tritura e spreme) e poi li invia in blocco a Sep. Nell’estate dello stesso anno la Regione aveva poi autorizzato un aumento delle quantità giornaliere di rifiuti incamerate in Sep (mantenendo intatte le tonnellate annue). Una decisione scellerata che ha portato ai sequestri e all’indagine ancora in atto”.

“Oggi spuntano questi nuovi documenti – si legge nel comunicato del comitato di Mazzocchio – di cui nessuno parla e che abbiamo dovuto cercare nelle pieghe di un sito istituzionale. Un’altra beffa proprio non ce l’aspettavamo da quelle istituzioni che dicono di stare al nostro fianco. Auspichiamo che la magistratura, fin quando non venga fatta chiarezza, eviti il concretizzarsi di quanto richiesto da Sep. Ribadiamo che noi non siamo contrari a nessuna attività si svolga sul nostro territorio, ben che meno quella di trattamento di rifiuti che appare necessaria in ogni provincia. Però questa deve essere svolta a regola d’arte e nel rispetto di quelle persone che vivono nei pressi di questi impianti cosa che a Pontinia non è mai stata fatta con l’intera frazione che da decenni si trova impestata di miasmi e con imprenditori e cittadini che loro malgrado sono dovuti diventare esperti della materia togliendo tempo a hobby e famiglie per combattere una battaglia sacrosanta”.