Ponza, il bracconiere torna sull’isola: convalidato l’arresto, disposti i domiciliari

Torna a Ponza il bracconiere arrestato lo scorso venerdì mattina a seguito di un blitz del Nucleo investigativo della forestale di Latina effettuato sull’isola di Palmarola insieme ai carabinieri di Ponza dopo le segnalazioni da parte di alcuni volontari del Cabs di un’intensa attività venatoria in corso fuori stagione e in zona di divieto assoluto. Il Gip del Tribunale di Cassino ha convalidato l’arresto dell’isolano P.D., 51enne, per la detenzione abusiva di armi, due fucili rubati (uno a Terracina nel 1999 e uno a Ponza nel 2014) e uno con matricola abrasa trovati in suo possesso nel corso delle perquisizioni delle grotte di Palmarola in cui lui, insieme ad altri cacciatori, alloggiavano. Il Gip ha tuttavia disposto i domiciliari, contrariamente alla richiesta di detenzione in carcere di P.D. da parte del sostituto procuratore Marina Marra. L’indagato è anche accusato di ricettazione e, in concorso con un altro isolano, di bracconaggio. L’operazione di Palmarola, portata a termine con successo dalla Forestale, ha incassato il plauso delle diverse associazioni ambientaliste e animaliste che spesso si sono trovate in contrasto con il sindaco di Ponza Piero Vigorelli, sempre pronto a “nascondere” il fenomeno della caccia illegale sulle isole che ricadono nel territorio comunale e ad ostacolare la le attività anti-bracconaggio da parte dei volontari fino a vietare anche il loro sbarco.