Priverno, lunedì la ‘Giornata del Dialogo Interreligioso’

Il Comune di Priverno ha organizzato per lunedì prossimo 22 maggio la ‘Giornata del Dialogo Interreligioso’, una manifestazione che nasce dal desiderio di condividere con la città lepina tradizioni, cultura, memoria, musica e gastronomia della cultura ebraica, ripercorrendo anche i luoghi della presenza ebraica a Priverno, da “Glio Ncangeglio” a Maurizio Quadrio.

La giornata avrà inizio alle ore 10,30 presso l’Aula Magna dell’Isiss Teodosio Rossi, e sarà interamente dedicata agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Con “Formiamo il futuro, confronto con i giovani”, Maurizio Di Veroli, ricercatore etnomusicologico e studioso di Talmud e Torah, nonché Direttore Artistico del progetto DAVKA, dialogherà con gli studenti, al fine di veicolare la peculiarità della cultura ebraica anche attraverso differenti linguaggi, come la musica.

Alle ore 15,30, presso il Museo Archeologico, avrà inizio la passeggiata culturale aperta a tutti, nei luoghi del quartiere ebraico della città, a cura di Priverno Musei, in collaborazione con l’Arch. Francesco Tetro e il giornalista Raffaele Pongelli.

In una giornata di percorsi e contaminazioni, alle ore 16,30, presso l’Auditorium Santa Chiara (Ex Convento delle Clarisse), l’Amministrazione Comunale conferirà l’edizione speciale del Premio Camilla, Città di Priverno 2023, a Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, quale massimo esempio di umanità, lealtà, coraggio e determinazione.

Ruth Dureghello è la prima donna della storia della comunità ebraica della Diaspora (duemila anni di storia) ad aver vinto le elezioni.

A seguire, dal Progetto Davka, prenderà forma la line up dello spettacolo “La Cantica del Mare”, articolato su una serie di canti in ebraico ed altre lingue ebraiche e non, presentati con delle narrazioni introduttive che faranno esplorare il mondo ebraico in una sorta di viaggio virtuale nella tradizione.

Così come descritto dal progetto Davka, “Il mare è un po’ la levatrice del nostro popolo.

È con l’apertura delle acque del mar Rosso, infatti, che nasce e si forma l’identità nazionale ebraica. Da millenni ogni giorno, gli ebrei di tutto il mondo celebrano l’evento con la Cantica del Mare, proprio per esaltare la funzione salvifica di questo passaggio dalla schiavitù alla Libertà. In particolare, poi, gli ebrei stanziati sulle coste del Mediterraneo hanno considerato questo mare come un grande abbraccio fra le varie popolazioni che vivono sulle sue sponde e come un ponte di collegamento verso la Terra Promessa. Testimonianza di come il mare unisce e non separa”.