Priverno, i dubbi di Ines e Delogu dopo l’addio all’ASL di Latina di Caporossi

Che ne sarà degli impegni e delle promesse della ASL riguardanti Priverno dopo l’addio del direttore generaleMichele Caporossi e l’azzeramento dei vertici? Se lo chiedono l’ex sindaco Angelo Delogu e l’ex assessore alla sanità Antonio Ines che ad inizio 2015, prima della fine prematura della loro amministrazione, avevano ricevuto dallo stesso Caporossi rassicurazioni in merito alla situazione sanitaria privernate. Lo stesso direttore si era fatto garante della situazione che ora rischia di mutare. All’unisono, Delogu e Ines infatti affermano: “Se per il manager rappresenta una sorta di ritorno a casa, allo stesso tempo rischia di rappresentare un autentico salto nel buio per il sistema sanitario della nostra provincia. Questa imprevista situazione, infatti, non può non suscitare grande preoccupazione sia per gli operatori dell’Azienda che per gli utenti, soprattutto dopo che, appena un mese fa, già la dottoressa Vania Rado, aveva abbandonato il posto di Direttore Amministrativo che ora è ricoperto dal dottor Giorgio Casati. Con i vertici della A.S.L. completamente azzerati, tutti i percorsi di riorganizzazione e di rilancio dell’azienda che erano stati programmati con l’approvazione del piano strategico e dell’atto aziendale poco più di un anno fa, rischiano di andare perduti o di essere fortemente rallentati, più di quanto non lo siano tutt’ora. Erano state proprio le rassicurazioni ricevute a più riprese da Caporossi a far prospettare l’indirizzo verso un sistema sanitario che permettesse di riconsegnare ai cittadini un servizio di nuovo efficiente. Ora tornano i dubbi che Ines e Delogu sintetizzano: “L’atto aziendale, tra le altre cose, contemplava la realizzazione della Casa della Salute dei Monti Lepini in via Madonna delle Grazie. Ma quel percorso, già rallentato dopo il commissariamento del comune di Priverno – in assenza di una guida politica forte che sapesse far rispettare alla Asl e alla Regione gli impegni assunti – rischia ora di naufragare. Ci auguriamo di sbagliarci e per questo ci adopereremo affinché si possa aprire un confronto con chi è subentrato e con chi subentrerà nella gestione dell’Azienda. Allo stesso modo facciamo appello alla Regione affinché intervenga”. Ultimo appello alle forze del territorio al fine di programmare iniziative e mobilitazioni comuni.