Protesta avvocati, l’associazione magistrati è con il presidente del tribunale

incarichi
Il giudice Pierpaolo Bortone, presidente della sezione di Latina dell'Associazione nazionale magistrati

L’Associazione nazionale magistrati sezione di Latina ha espresso “preoccupazione per la decisione del consiglio dell’Ordine degli avvocati che segna un’interruzione del percorso di leale e proficua collaborazione con il Foro e con gli altri operatori della giustizia, avviato dal presidente del Tribunale al fine di assicurare il massimo contributo ad una efficiente gestione dell’attività giurisdizionale”.

Una presa di posizione netta della sezione dell’Anm di Latina che ribadisce “ancora una volta, l’incondizionata stima e l’assoluta fiducia al presidente (Caterina Chiaravalloti, ndr), ed ai colleghi del Tribunale. L’attività dei magistrati di Latina è stata sempre improntata ad un unico obiettivo, quello di garantire l’efficienza delle procedure e di assicurare la massima trasparenza attraverso la pubblicità degli incarichi e la vigilanza sul conferimento degli stessi”.

“A tal fine, in tutti i settori – spiega l’Anm nella nota firmata dal suo presidente Pierpaolo Bortone – rispondendo ai membri del consiglio dell’Ordine dimissionari – è stata compiuta la necessaria ricognizione degli incarichi diretti ed endoprocessuali, sia per evitare concentrazioni di nomine, che per ovviare ad eventuali incompatibilità e, infine, per ragioni di opportunità in caso di altri procedimenti in corso; tutto ciò sempre e comunque valorizzando i professionisti del circondario, ai quali continua ad essere affidata la quasi totalità degli incarichi”.

“Tali atti – conclude l’Anm – costituiscono espressione del principio dell’indipendenza del magistrato nell’esercizio della facoltà di scelta dell’ausiliario, la cui legittimità può, eventualmente, essere vagliata solo mediante gli ordinari mezzi di impugnazione”. E, in effetti, i ricorsi sono già partiti e su questi saranno altri giudici a decidere se le revoche siano state o meno opportune.