Si è svolto questa mattina in Prefettura l’incontro tra sindacati, ASL, aziende e il Capo di Gabinetto del Prefetto di Latina, dottoressa Ippolito, per discutere la vertenza dei lavoratori addetti ai servizi di pulizia e sanificazione presso l’Azienda Sanitaria di Latina e provincia.
Tutto invariato
Tuttavia, la questione resta irrisolta e lo stato di agitazione continua.
Il pagamento degli stipendi di gennaio è avvenuto solo oggi e le aziende non hanno garantito il rispetto delle scadenze contrattuali per febbraio e i mesi successivi. “Le aziende non hanno fornito alcuna certezza sui pagamenti futuri” ha dichiarato Davide Favero, Segretario Generale del Sindacato CLAS. La ASL ha chiarito la propria posizione, mentre la Prefettura ha lasciato aperto il tavolo di trattativa, con un possibile aggiornamento il 17 marzo.
Simona Rossi Querin, sempre del Sindacato CLAS, ha sottolineato: “Non è accettabile che le retribuzioni vengano usate come leva nelle diatribe interne alla RTI. Il rispetto dei lavoratori e la continuità del servizio devono essere garantiti”.
Lo stato di agitazione prosegue, con i lavoratori in attesa di certezze sul futuro retributivo.
Anche la UILTUCS si è espressa in merito: ” Meranese Servivi e Jobbing (Gruppo RTI) hanno pagato le retribuzioni, seppur in ritardo rispetto alle normali scadenze di paga. Più complessa e sicuramente strumentale è la posizione di ISS Italia, che proprio questo mese ha pagato regolarmente, forse per la prima volta dall’assegnazione dell’appalto.
Di fronte alla prefettura l’ASL ha ribadito l’importanza dell’appalto per cittadine e cittadini e chiesto alle aziende il rispetto delle scadenze di paga come parte integrante delle condizioni alla base dell’appalto. Ha poi confermato le difficoltà amministrative nel rapporto con le imprese, che derivano da una più volte palesata conflittualità all’interno del raggruppamento temporaneo di imprese.
Come organizzazioni sindacali abbiamo ribadito che non accettiamo che i lavoratori e le lavoratrici vengano utilizzati come arma nelle controversie tra aziende: le retribuzioni vanno pagate a fronte del lavoro svolto, senza tentennamenti. Abbiamo inoltre chiesto che vengano sanate anche le altre difformità contrattuali in essere, tra cui il pagamento della tredicesima e quattordicesima mensilità alle scadenze contrattuali.
Il tavolo insomma non ha risolto definitivamente i problemi, ma aperto un’attenzione sul problema che riteniamo non si debba spegnere.
Per questo allo stato di agitazione non seguiranno al momento ulteriori iniziative di mobilitazione, ma se il problema dovesse ripresentarsi nel mese di marzo, chiederemo l’aggiornamento del tavolo in Prefettura.
Gli operatori che garantiscono la pulizia e la sanificazione di ospedali e presidi sanitari pontini, annoverati tra la schiera degli eroi in epoca COVID, subiscono oggi precarietà retributiva e condizioni di lavoro a volte inaccettabili: Filcams CGIL Fisascat CISL e Uiltucs proseguono la battaglia per migliorare le condizioni di lavoro”.









