Punti di primo intervento, i sindaci pontini chiedono la revoca del decreto

Bene fidarsi, ma mai abbassare la guardia: sindaci pontini e comitati pro Punti di primo intervento pronti a scendere in campo contro il decreto della Regione.

Gli interventi “disinnescanti”, in vista dell’incontro del 6 settembre prossimo con l’assessore regionale alla Sanità, volti ad anticipare la volontà politica di mantenere i Ppi aperti h24, non sembrano aver convinto abbastanza da far mollare la presa contro il decreto di luglio scorso.

Già i comitati avevano detto, dopo l’apertura arrivata dal consigliere regionale dem Salvatore La Penna e poi “assicurata” anche dal segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli, che il ricorso al Tar sarebbe stato presentato lo stesso.

Oggi in Provincia a Latina, presso l’aula Loffredo, si è tenuto un incontro per affrontare il problema della chiusura dei Punti di primo intervento sul territorio paventato dal decreto firmato a fine luglio dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

All’incontro erano presenti, oltre al presidente della Provincia Carlo Medici, i sindaci di Latina Damiano Coletta, di Sabaudia Giada Gervasi, di Minturno Gerardo Stefanelli, di Cori Mauro De Lillis, i rappresentanti dei Comuni di Cisterna, Gaeta, Priverno, Sezze, Pontinia oltre ai componenti di numerosi comitati di cittadini che si stanno battendo per salvaguardare la sopravvivenza dei presidi sanitari.

Ma non era tutto risolto? Gli esponenti del Pd hanno accavallato i loro interventi per affrettarsi a dire che il 6 settembre la pratica sarebbe stata risolta con l’assessore Alessio D’Amato, concorde nel mantenimento h24 dei Ppi e delle Case della Salute. E allora oggi che si sono riuniti a fare i sindaci con in testa Medici esponente del Pd?

“Nel corso del dibattito – si legge in una nota proveniente dall’ente di via Costa – è emersa la volontà comune degli amministratori di mettere in campo tutti gli atti e intraprendere tutte le iniziative necessarie a far revocare il provvedimento regionale che eliminerebbe dei punti di riferimento sanitario fondamentali per le popolazioni dei centri interessati. I rappresentanti dei Comuni hanno insomma sottolineato la volontà costruttiva rispetto all’interlocutore ma ribadito la ferma intenzione di difendere l’esistenza dei punti di primo intervento attraverso una serie di azioni da mettere in campo sia prima dell’incontro fissato per il 5 settembre prossimo con l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato che eventualmente nella fase successiva”.

A conclusione dell’incontro quindi è stato stabilito che nei prossimi giorni sarà presentata una lettera per chiedere la sospensiva del provvedimento regionale in autotutela salvo poi, in caso di esito negativo del confronto con la Regione, arrivare ad una vera e propria diffida legale con annesso ricorso contro il decreto della Regione.

Per il 9 settembre è stata inoltre già convocata una conferenza dei sindaci ad hoc che affronterà nuovamente la questione alla luce dell’esito dell’incontro con l’assessore regionale alla sanità.

Il sindaco di Latina Coletta, presenta in veste di presidente della Conferenza dei sindaci sulla sanità, ha ribadito nel suo intervento la ferma intenzione di difendere la fondamentale funzione dei punti di primo intervento sul territorio pur nell’ambito di una rimodulazione delle struttura sanitarie.