Il Sole 24 Ore, nella sua classifica sulla qualità della vita nelle province italiane salva Latina e la pone al 69esimo posto. Lo studio + oggi si avvale di oltre 80 indicatori, che sono circa il doppio rispetto agli anni scorsi.
Quindi, se il capoluogo pontino era precipitato all’88esimo posto nella classifica Qualità della vita 2019 di Italia Oggi e università La Sapienza di Roma, il maggiore quotidiano economico italiano la tira su. Non c’è da stare tanto allegri, perché moltissimo va ancora migliorato, ma almeno non siamo il fanalino di coda della Penisola.
Lo studio è diviso in 6 settori. Latina è 15esima in Demografia e società, 65esima in Affari e lavoro e 69esima in Cultura e tempo libero. Crolla quando si parla di Giustizia e sicurezza, con un 75esimo posto, di Ricchezza e consumi, è all’81esimo e Ambiente e servizi che vede Latina addirittura al 98esimo.
Sul territorio c’è un tasso di mortalità molto basso, che fa salire Latina al nono posto tra le province italiane, e il tasso di mortalità per infarto la porta addirittura al sesto posto. Bene anche per tasso di natalità e per dipendenza degli anziani (entrambi 11esimo posto). Il capoluogo scende più in basso per acquisizioni di cittadinanza (106).
Per quanto riguarda l’economia benissimo per le imprese in rete (3), e imprese che fanno e-commerce (7). Buona la posizione che riguarda anche l’imprenditoria giovanile (18). Malissimo invece per la differenza tra tasso di occupazione maschile e quello femminile (al 100esimo posto). Troppe le imprese in fallimento e poche le start up innovative.
Per quanto riguarda Cultura e tempo libero fa riflettere il dato sulle biblioteche che ci fa precipitare al 100esimo posto. Bene le librerie, le sale cinematografiche e bar e ristoranti. Siamo al 32esimo posto per densità dell’offerta culturale. Insomma non è proprio vero che la cultura a Latina sia così scarsa come si dice.
Gravemente insufficiente la giustizia pontina. Latina si ferma al 100esimo posto per la quota delle cause pendenti da oltre tre anni sul totale. E’ poi ferma al 92esimo posto per la durata media delle cause civili, con tutte le conseguenze che questo comporta per semplici cittadini e imprenditori.
Per quanto riguarda i reati siamo all’83esimo posto per il numero di violenze sessuali, davvero troppo in basso. Sono di più soltanto i furti di autovetture che ci fanno scendere all’88esimo posto. Troppi anche gli incendi che fanno finire Latina al 75esimo posto tra le province italiane.
Non siamo certamente una provincia ricca, con un reddito medio pro capite annuo che si ferma a 17.727 euro e ci porta al 75esimo posto. Tra il 2007 e il 2017 siamo poi ancora più poveri, con una variazione del reddito medio dell’1,8% (siamo all’87esimo posto). Troppi i protesti pro capite e bassa anche la spesa delle famiglie per il consumo di beni durevoli.
Nonostante le meraviglie del territorio pontino non sappiamo davvero come preservarle. Siamo al 97esimo per la raccolta differenziata. Restiamo al 91esimo posto per offerta dei trasporti pubblici, al 90esimo per numero di pediatri, all’83esimo per uso di farmaci per asma e all’86esimo per quelli per il diabete.