Rebus cimitero Latina, amministrazione comunale in alto mare

Celestina Mattei ed Emilio Ranieri

L’amministrazione comunale di Latina Bene Comune annaspa sul caso cimitero. A distanza di tre anni abbondanti dall’insediamento ancora non riesce a sciogliere i nodi principali sulla durata delle concessioni dei loculi e sull’applicazione della cosiddetta tassa sul morto.

Questa mattina una lunghissima seduta di commissione Governo del territorio, sollecitata dalle minoranze, per un aggiornamento sulla situazione, alla luce del recapito su tombe degli ultimi avvisi da parte della società Ipogeo, e nessuna risposta concreta ai cittadini che chiedono di sapere se devono o non devono pagare le somme richieste.

La problematica è ben nota ai cittadini da tempo, in particolare dal 2016 quando sul sito del Comune di Latina apparse per la prima volta l’avviso del gestore del camposanto, la società Ipogeo, che “invitava” gli utenti vivi (parenti dei cari estinti) a regolarizzare la posizione dei famigliari defunti pena estumulazioni d’ufficio. In quanto alla tassa sul morto, il caso era già esploso nel biennio precedente con vibrate proteste anche cavalcate dal movimento dei Forconi.

Le pretese della società Ipogeo fanno riferimento alla convenzione stipulata con il Comune di Latina, valevole a far data dal 2009. Da questo momento in poi i contratti per i loculi saranno stipulati con scadenza trentennale e soggetti al pagamento della tassa di mantenimento, ribattezzata tassa sul morto. E fin qui è tutto chiaro. E invece no.

Perché sulla base della stessa convenzione l’Ipogeo sostiene che la durata tentennale delle sepolture vale anche per chi sta sepolto al cimitero di Latina dagli anni precedenti, anche da quando la durata era stabilita in 60 anni (a far data dal 1993) e prima ancora in 99 anni (a partire dal 1938). La tassa sul morto, devono pagarla tutti anche per le sepolture effettuate prima del 2009, sostiene i gestore del cimitero.

In questi anni le associazioni di consumatori Codacons, Codici e Confconsumatori si sono occupati della vicenda evidenziando come il regolamento, atto integrativo extra contratto tra Comune e Ipogeo, che stabilisce la durata trentennale delle tumulazioni e istituisce la tassa sul morto a Latina, non potesse essere applicato retroattivamente.

Cosa dice il Comune? Bella domanda, perché alla luce di tante chiacchiere oggi, nella commissioen presieduta da Celina Mattei, non si è capito. L’assessore Emilio Ranieri si è soffermato a lungo su un altro aspetto, certamente importante, ma che non indirizza i cittadini sul da farsi imminente. Ranieri ha spiegato che l’Amministrazione sta perfezionando un regolamento con i consumatori per il monitoraggio di tutti i servizi comunali in affidamento, cosa che tornerà utile anche per verificare in tutti i suoi aspetti anche le vicende relative al cimitero, soprattutto rispetto al project financing.

A ripetizione da parte dei commissari la domanda di fondo: è legittimo applicare la durata trentennale e la tassa sul morto per le sepolture ante 2009? E a forza di ripeterla, la risposta è stata: serve un parere dell’avvocatura comunale.

Una risposta che ha mandato su tutte le furie Massimo Cusumano di Codacons, che quando è stato autorizzato a prendere la parola, ha bacchettato duramente l’amministrazione: “Vi ricordo ha detto che l’avvocato Francesco Di Leginio, che mi risulta appartenere all’Avvocatura comunale, si è già espresso in sede di commissione affermando che lo capirebbe anche il più scarso studente di Legge al primo anno di università che una delibera non può avere valore retroattivo. E vi dirò di più. L’atto integrativo extra contratto a cui si fa riferimento non è stato mai approvato dal Consiglio comunale. Ecco basta questo per azzerare tutte le richieste di Ipogeo”. Cusumano ha consigliato all’amministrazione di riprendere in mano la bozza di un nuovo regolamento redatta nel 2013 dopo un lunghissimo lavoro per riequilibrare il rapporto Comune-Ipogeo-Cittadini: “Revisionato e aggiornato, sarebbe un’ottima base di partenza”.

L’assessore Ranieri e, più in generale, la maggioranza di Lbc sono stati attaccati anche politicamente dai commissari di opposizione. Matteo Coluzzi ha ricordato cosa prevedeva il programma elettorale del sindaco Damiano Coletta sul cimitero, che “è stato completamente disatteso”; Nicoletta Zuliani ha ricordato come nel 2016 avesse suggerito di istituire una commissione consiliare speciale per il cimitero, “che non è stata presa in considerazione, respinta in toto” eccetera eccetera.

In pubblico anche Piero Cannavò di Federconsumatori che, autorizzato anche lui ad intervenire in commissione, si è detto incredulo per le mancate risposte ai cittadini: “Fino al 2010 ha detto le pretese di Ipogeo erano ‘normali’, oggi ha alzato il tiro perché non c’è stato alcun freno da parte dell’amministrazione comunale”.

Parola anche a Sergio Sciaudone, segretario del Partito comunista, che da sempre si è interessato alle vicende legate al cimitero: ha portato in aula due recenti sentenze, una del Tar e una del Consiglio di Stato, che se estese al caso Latina darebbero torto a Ipogeo.

In commissione oggi anche l’ingegnere Angelica Vagnozzi, dirigente responsabile del servizio cimiteriale, la quale ha informato di aver fatto richiesta di supporto al Rup su tutte le principali questioni: Ipogeo, crematorio e gestione dei rapporti con i consumatori.

“Quello della gestione del cimitero sarà un tema sul quale terremo alta l’attenzione – ha commentato a margine della seduta il consigliere di Lbc Nino Leotta –. In commissione è stato anche proposto (dalla consigliera Marina Aramini, ndr) un incontro con i cittadini e trovo che sia un’idea condivisibile. Ci impegneremo per dare risposte ai cittadini. E ben venga la decisione di dare un supporto tecnico ulteriore agli uffici, per dipanare una situazione che negli anni è diventata sempre più complessa, ma sulla quale è doveroso intervenire”.


Domani assemblea pubblica presso la sede del Partito comunista

Nel pomeriggio il Partito Comunista ha fatto sapere che per domani, 9 ottobre, alle 17 è stata indetta presso la sede del partito un’assemblea pubblica rivolta ai cittadini che sono proprietari di concessioni nel cimitero di Latina. “Dalla prima assemblea di luglio ad oggi – recita una nota stampa a firma di Sergio Sciaudone – abbiamo lavorato per raccordare tutti gli elementi in nostro possesso insieme al legale che curerà la causa in difesa dei diritti degli utenti del cimitero comunale. Siamo stati presenti alla commissione che si è tenuta in comune sul tema ma appare chiaro che l’amministrazione cittadina non ha nessuna voglia di mettere le mani sulla complicata vicenda del progetto di finanza: sta ancora discutendo se una delibera vale più di una legge dello stato……. Ricostruzioni sommarie che evidenziano il fatto che in tre anni di gestione del comune i ‘paladini dell’onestà’ ancora non hanno letto i documenti prodotti dall’ente sul progetto di finanza e la mancanza di risposte ai cittadini che interpellano gli uffici e l’assessore di competenza la dicono lunga su come sia gestita quella che sta diventando un’ emergenza. Come già detto oggi in commissione dal segretario locale del Partito Comunista la giunta Lbc sta esponendo l’ente a numerose richieste di danni con la propria inerzia. Rinnoviamo quindi l’invito ai cittadini a partecipare alla assemblea di domani”.