Rifiuti, futuro a rischio per i dipendenti della Latina Ambiente. La Filas minaccia lo sciopero

Francesco Napolitano

Dipendenti della Latina Ambiente, in stato di agitazione a partire da oggi. Il sindacato Filas (Federazione Italiana lavoratori ambiente e servizi), che nella società fallita – ma ancora in servizio fino alla fine dell’anno in corso – conta tra gli operatori ecologici il 22%, minaccia le prime 24 ore di sciopero qualora l’amministrazione comunale continui a fare muro di fronte alla richiesta di un confronto sul futuro dei lavoratori in vista del passaggio del servizio di igiene urbana all’azienda speciale Abc del Comune di Latina.

Il segretario generale Francesco Napolitano ieri, con una lettera indirizzata alla curatela fallimentare, al sindaco Damiano Coletta e all’assessore all’Ambiente Roberto Lessio, alla Commissione nazionale garanzia attuazione scioperi e al Prefetto di Latina Pierluigi Faloni, nel proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale interessato a far data dal 5 settembre 2017 (oggi) con conseguente attivazione di procedura di raffreddamento, ha sottolineato che la continuità lavorativa è dettata dall’articolo 6 del contratto collettivo nazionale di lavoro ex Federambiente ed attuale Utilitalia “che deve essere applicato nelle aziende pubbliche”, quindi anche nel passaggio di consegne del servizio tra la Latina Ambiente e la nuova Abc. Una visione quella del numero 1 della Filas in contrasto con quanto prospettato dall’amministrazione comunale, tramite il professor Alberto Lucarelli dell’università di Napoli, di assumere nell’Abc il personale in forza alla Latina Ambiente attraverso concorso pubblico. Secondo Napolitano, gli attuali dipendenti della Latina Ambiente avrebbero diritto ad una continuità lavorativa. La salvaguardia occupazionale è garantita per legge in base al Ccnl Utilitalia, ribadisce il segretario generale Filas che sottolinea anche l’utilità di non disperdere “l’esperienza decennale acquisita e maturata dai dipendenti della Latina Ambiente al servizio dei cittadini di Latina”.

“A più riprese la scrivente organizzazione sindacale – si legge nella nota – ha richiesto un incontro con l’amministrazione comunale di Latina, nella persona del sindaco e dell’assessore al ramo, finalizzato alla tutela e alla salvaguardia occupazionale di tutti gli attuali dipendenti della Latina Ambiente in ragione del cambio di gestione deciso dal Consiglio comunale…  Orbene, in considerazione di tutto quanto premesso e nell’evidenziare che tutti i tentativi di confronto effettuati dalla Filas nei confronti dell’amministrazione comunale sono rimasti inevasi e in considerazione che aumenta sempre di più la preoccupazione dei lavoratori circa il mantenimento del loro dovuto posto di lavoro acquisito e maturato, la scrivente organizzazione sindacale proclama lo stato di agitazione di tutto il personale interessato a far data dal 5 settembre 2017 con conseguente attivazione di procedura di raffreddamento. Si preavverte che in caso di ulteriore mancato riscontro e elasso inutilmente il termine previsto dalla legge (10 giorni, ndr), vedrà costretta questa organizzazione sindacale a proclamare le prime 24 ore di sciopero nel pieno rispetto della legge 146/’90”.

Si preannuncia dunque un autunno di fuoco sul piano rifiuti del capoluogo pontino nel quale la questione assunzioni nell’Abc resta uno dei principali nodi dell’intera operazione. La necessità di procedere ad avviso pubblico delle assunzioni è stata evidenziata dal professor Lucarelli, il luminare incaricato dall’amministrazione comunale a redigere il progetto Abc, nel corso dell’audizione in commissione congiunta Ambiente-Bilancio di fine luglio 2017 nonostante l’assessore Lessio avesse promesso in più occasioni l’assorbimento diretto del personale della Latina Ambiente e l’assessore al Bilancio Giulio Capirci avesse prospettato l’ipotesi – avanzata anche da altri sindacati – di fare ricorso alla cessione di ramo d’azienda.

Non è ben chiara la ragione per la quale nonostante ci sia una condivisione tra quanto rappresentato dalla Filas e dall’assessore Lessio anche in sede di commissione congiunta Bilancio-Ambiente, l’amministrazione comunale di Latina Bene Comune non abbia accordato finora un incontro con l’organizzazione sindacale rappresentata da Napolitano almeno al fine un mero confronto.