Rio Martino: canale, porto o canale-porto? E nessuno interviene

La Consulta dei borghi è intervenuta sull’incontro del 31 ottobre scorso su Rio Martino alla presenza dei sindaci di Latina e Sabaudia, Damiano Coletta e Giada Gervasi, e del presidente della Provincia, Carlo Medici.
Per la Regione Lazio, a quanto pare, Rio Martino sarebbe solo un Canale, ciò significa che lì i pescatori non hanno motivo di esistere, e tantomeno la messa in sicurezza e manutenzione della foce che, in quanto canale, può espletare le sue funzioni della semplice fuoriuscita dell’acqua.
Per la Capitaneria di Porto, invece, si tratta un porto, pertanto va messo in sicurezza, e che  senza dragaggio i pescatori non possono utilizzarlo, quindi lavorare e provvedere al sostentamento delle loro famiglie spesso monoreddito. Per le amministrazioni comunali è, infine, in una terza ipotesi, un canale-porto.
Ottenere una definizione certa per Rio Martino, secondo la Gervasi, comporta dei pro e dei contro. Un problema apparentemente senza uscita.
“Sul dragaggio – ha detto Medici – da lunedì dovrebbe arrivare il via libera per effettuare i rilievi tecnici e il dragaggio sulla foce da parte della Provincia di Latina. Il progetto di concessione temporanea sarà messa a bando di evidenza pubblica. Dopo guarderemo al completamento del terzo stralcio fondamentale per l’economia del territorio. Da parte mia il massimo impegno”.
Tantissimi i diportisti presenti che hanno chiesto chiarezza sui tempi e sulle modalità, ai quali Medici ha proposto di recarsi direttamente in Provincia per seguire l’iter dell’intervento.La Provincia sarebbe pronta ad anticipare delle somme dalle proprie casse che forse toglierà alla viabilità e alle scuole ma è in attesa che la Regione, come preannunciato, impegni tale somma con decreto o determina e si impegni a restituirli alla Provincia. Si parla comunque di una parte della somma, non tutta quella scaturita dai preventivi effettuati.
La responsabilità, tutti d’accordo a Latina, è della Regione che a sua volta dice di non avere competenza sull’opera.
“Restiamo in attesa che il Comune – ha commentato Valentina Di Meo, presidente della Comsulta deu Borghi – convochi la commissione per la bonifica, fondamentale per il problema dall’inquinamento, vogliamo al più presto delle risposte certe. E non mancherà la nostra presenza in Provincia per accertarci che lunedì effettivamente si proceda per ottenere l’autorizzazione della Regione, perlomeno per permettere ai pescatori di tornare a condurre una vita dignitosa. Ribadiamo il malfunzionamento della filiera politica fra Comune Provincia e Regione, se non dialogano tra loro adesso che sono dello stesso partito politico cosa dobbiamo aspettarci dal futuro?”.