Rio Martino, la Provincia anticipa le somme necessarie al dragaggio

Sarà la Provincia di Latina ad anticipare le somme necessarie a liberare il porto canale di Rio Martino dalla sabbia. E’ quanto emerso questa mattina al tavolo istituzionale convocato dal presidente Carlo Medici per risolvere i problemi del sito di Rio Martino.

Alla riunione erano presenti, oltre a Medici, i sindaci di Latina e Sabaudia Damiano Coletta e Giada Gervasi, i rappresentanti della Regione Lazio, della Capitaneria di Porto, dell’Ente Parco del Circeo, del Consorzio di Bonifica oltre alle associazioni dei pescatori e della Consulta dei Borghi.

L’incontro aveva l’obiettivo di predisporre soluzioni a breve e medio termine per il dragaggio del canale, un intervento necessario e non più rinviabile per effettuare il quale, al termine di un ampio dibattito, la Provincia ha preso l’impegno di provvedere non soltanto coordinando i passaggi tecnici ma anche anticipando le somme necessarie per effettuare i lavori, somme che saranno poi rimborsate dalla Regione. Il risultato raggiunto è stato possibile anche grazie alla fondamentale collaborazione delle amministrazioni comunali di Latina e Sabaudia e della Capitaneria di porto.

“Ho già attivato i nostri uffici – sottolinea il presidente Medici – affinché predispongano tutti gli atti necessari ad avviare con urgenza i lavori di dragaggio dell’area centrale del canale in modo da consentire ai pescatori di entrare e uscire dal canale stesso. Intendiamo inoltre arrivare alla firma di un Protocollo che consenta di intervenire automaticamente quando è necessario fino a quando l’area di Rio Martino non sarà affidata in concessione con apposito bando di gara. Siamo soddisfatti della collaborazione tra i diversi enti che ci ha consentito di sbloccare la situazione – conclude Medici – e anche del fatto che la Regione Lazio ha accolto la nostra richiesta di procedere, attraverso apposita legge regionale, alla riclassificazione dei porti includendo tra questi anche Rio Martino sanando un vuoto che in qualche modo penalizza l’intera area e le sue prospettive di sviluppo”.